Ravello: Il generale Parrulli con il Sindaco Di Martino ed il direttore Amalfitano: ” Se son rose fioriranno”

9 novembre 2018 | 12:30
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Ravello: Il generale Parrulli con il Sindaco Di Martino ed il direttore Amalfitano: ” Se son rose fioriranno”

Il generale Parrulli del Nucleo TPC dei Carabinieri strappa una promessa di un incontro ufficiale a Roma con il Sindaco Di Martino ed il direttore Amalfitano – PositanoNews sul posto

Il generale Fabrizio Parrulli presenta la struttura e i compiti del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri di cui è Comandante. Già Colonnello comandante Cc del nucleo provinciale di Salerno, fine conoscitore del nostro territorio, sta svolgendo un lavoro eccezionale nel suo nuovo incarico. Tantissime le sue iniziative e attività verso l’estero. Prima del convegno ha visitato il Complesso Monumentale di Villa Rufolo accompagnato dal Direttore Secondo Amalfitano. Ha voluto toccare con mano i cambiamenti dell’ultim’ora realizzati dopo il suo trasferimento da Salerno. Entusiasta del museo e degli allestimenti, in particolare si è soffermato sui reperti esposti e recuperati a Parigi grazie al prezioso lavoro svolto in totale sinergia fra il Direttore Amalfitano e il Nucleo Carabinieri che svolse con il maggiore Elefante e il maresciallo Gallo un ottimo lavoro.
Queste occasioni sono ghiotte per chi ha a cuore le fortune di Ravello, non a caso al bar stamane abbiamo colto un interessante scambio di battute fra il generale Parrulli, il direttore Amalfitano e il Sindaco di Ravello Di Martino; lo scambio si è concluso con il rinvio ad un incontro ufficiale a Roma. Abbottonati Sindaco e Direttore, alle nostre domande di chiarimenti la risposta è stata: “se son rose fioriranno”.

Intervento applaudissimo del Generale Parrulli. Ha sciorinato cifre e dati dell’attività del Nucleo; impressionanti i numeri degli interventi in scenari di guerra, sia pre che post conflitto; altrettanto quelli in Italia in occasione di calamità naturali; per non parlare delle attività di recupero contro i crimini della malavita. Ha illustrato anche i mezzi e gli strumenti usati: specialisti con l’ausilio di droni e sonde, tanta informatica, ma il tutto seguito ed eseguito da specialisti che il mondo ci apprezza e invidia. Impressionante la cifra finale: 29.153 le opere recuperate solo negli ultimi mesi. L’applauso più lungo della mattinata la dice lunga su questa realtà che definire prima al mondo è più che reale ed oggettivo.