Ravello in ginocchio: nè giornali, nè libri
Ravello, Costiera amalfitana . Sembra passare inosservata e senza interesse alcuno la notizia che la storica ed unica edicola di piazza Verscovado a Ravello abbia chiuso, abbia terminato senza speranza di appello l’attività, lasciando (senza far colpa agli interessati) la città wagneriana e la vicina Scala senza l’importante servizio. E’ triste dover constatare che la città della Musica, la città candidata ad essere la prima attrice della cultura , la città che ospitò l’ultimo governo dei Savoia potesse restare senza giornali e senza la possibilità d’acquisto di un libro.
Noi pensiamo che sia il Comune, sia l’Azienda per il Turismo, sia la Fondazione Ravello, sia il Centro Europeo per i Beni culturali abbiano già in animo di trovare una degna soluzione, perchè la cultura ed il sapere passano,anche attraverso la lettura di un quotidiano, di un settimanale generico o di un magazine specifico. Gli stessi responsabili delle strutture ricettive alberghiere di alto tono poterebbe unirsi per rendere un servizio, un semplice ma nobile servizio alla cosmnopolita clientela che frequenta la nobile Ravello. Non gonfiamoci il petto per appartenere alla divina costa d’Amalfi, perchè poi queste semplici situazioni lo fanno sgonfiare
Gaspare Apicella
A dire il vero l’articolo Positanonews lo ha fatto, siamo rimasti colpiti da questa edicola chiusa nella Città della Musica, proprio nel giorno dei festeggiamenti per l’ Arma per la Virgo Fidelis. Poi c’è stata anche una riflessione di Di Lieto e commenti. Ravello fa il paio con Positano dove, in un paese tre volte più grande per numero di abitanti, da cinque edicole ne è rimasta solo una a Fornillo, quindi neanche più nelle zone centrali..Grazie per questo contributo Gaspare