Sorrento: Mille multe mai pagate. Mancano all’appello ancora oltre 140mila euro.
Ci sono un migliaio di multe tuttora non pagate e al Comune di Sorrento mancano circa 150mila euro. Una somma non da poco e che deve essere recuperata al più presto. Ecco perché, d’accordo con l’amministrazione municipale del sindaco Giuseppe Cuomo, la società Andreani Tributi – si tratta dell’impresa incaricata del servizio di riscossione – sta procedendo alle notifiche delle ingiunzioni. Nel mirino automobilisti e centauri indisciplinati pizzicati dagli agenti della polizia municipale a violare il Codice della Strada.
Il Comune di Sorrento, proprio dai verbali, riesce a incassare annualmente un bel po’ di soldi. Si tratta di introiti che, così come precisa l’attuale normativa, per la metà possono essere impiegati per l’assunzione di vigili urbani stagionali o interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle strade. E venendo a mancare una buona fetta di risorse, è chiaro che gli investimenti sono limitati. Al momento, stando agli accertamenti effettuati da Andreani Tributi, mancano all’appello 142mila euro. Lo scorso ottobre questi numeri vennero a galla perché vennero approvate le cosiddette “liste di carico”. Che adesso devono passare alla fase esecutiva, quella della riscossione. I morosi non potranno legarsi ad alcun cavillo perché, evidentemente, questi soldi sono dettati da multe non impugnate dinanzi alla giustizia civile. Le annualità su cui c’è la stretta del Comune di Sorrento sono le ultime tre: 2015, 2016 e 2017. Ma anche per altri esercizi l’amministrazione conta di poter evidentemente battere cassa. Appena l’estate scorsa, per evitare di spendere ulteriori risorse comunali, l’amministrazione ha potuto beneficiare dell’effetto dell’accordo stipulato con Federalberghi penisola sorrentina che ha finanziato gli straordinari dei vigili urbani presenti in centro fino alle due del mattino.
I risultati della riscossione dell’anno scorso sono abbastanza importanti. Spunta una comunicazione dello scorso febbraio, già finita la vaglio di sindaco e assessori, in cui si snocciolano dati e rilievi sull’attività di riscossione. Nel 2016, sono stati incassati 483mila 916,88 euro di cui 397mila 346,42 per multe dell’anno precedente e altri 86mila 570,46 per verbali ancora più vecchi. A ciò si aggiungono 89mila 401,67 di entrate per cartelle esattoriali Equitalia e 322mila 579,62 euro dovuti a ingiunzioni fiscali sulle sanzioni amministrative emesse da Andreani Tributi sempre per violazioni al Codice della Strada. A questi fondi si aggiungono i 140mila euro da recuperare per 2015, 2016 e 2017.
Il “buco” riguardante i verbali del Codice della Strada ammonta a circa 140mila euro. Negli ultimi giorni sono scattate le ingiunzioni di pagamento. In campo la società Andreani Tributi.
Evidentemente, nei confronti dei morosi, sono stati aperti numerosi procedimenti amministrativi. E il Comune non esclude ulteriori verifiche per le annualità precedenti al 2015. Partiranno a stretto giro ulteriori approfondimenti.
Il recupero degli introiti delle multe stradali si rende necessario anche per finanziare in futuro le assunzioni degli agenti di polizia municipale stagionali e alcuni interventi sulle strade. Lo prevede anche la normativa.