Tenta di portare via una bimba dalla scuola: mistero e denuncia a Nocera Inferiore

13 novembre 2018 | 12:00
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Tenta di portare via una bimba dalla scuola: mistero e denuncia a Nocera Inferiore

Giallo a Nocera Inferiore. Un uomo si è spacciato per uno zio di un’alunna che frequenta una scuola elementare della città, ma è scappato via alla richiesta dei documenti da parte della maestra della bimba. L’episodio sta creando scompiglio e apprensione tra i genitori degli studenti delle scuole primarie. Il rischio è che si scateni una psicosi, forse ingiustificata. L’uomo, una persona di mezza età, si è presentato all’orario di uscita da scuola e ha chiesto alla maestra di ritirare la bambina al posto dei genitori, impegnati in altre faccende. La docente ha chiesto un documento di riconoscimento e alla richiesta il sedicente zio ha fatto perdere le sue tracce. Un malintenzionato che avrebbe potuto far del male alla bambina? Una persona che ha confuso scuola e, notato l’errore, ha preferito andarsene senza dare spiegazioni? Un parente non autorizzato, che ha poi deciso di ritornare sui suoi passi? Tante le ipotesi al vaglio della direzione scolastica, ma anche degli inquirenti. Ieri mattina, infatti, è stata presentata una denuncia alla stazione dei carabinieri di Nocera Inferiore. I militari indagano contro ignoti. Non è stato possibile realizzare un identikit preciso del volto dell’uomo. È solo chiaro che si tratti di una persona di mezza età. Si starebbe cercando anche tra i filmati delle telecamere di videosorvegliaza presenti nel popoloso quartiere dove è ubicata la scuola. L’episodio ha allarmato le forze dell’ordine, che già da ieri hanno intensificato i controlli all’esterno degli edifici scolastici sensibili, in particolare i plessi che ospitano materne ed elementari. La vicenda è seguita dalla dirigente dell’istituto comprensivo frequentato dalla bambina. La preside ha diffuso una circolare urgente che impone ai docenti di «comunicare alle famiglie, con avviso scritto e firma di riscontro, che fino alla presentazione della liberatoria i ragazzi non sono autorizzati ad uscire senza essere prelevati da un adulto». L’episodio apre nuovamente la discussione sull’accompagnamento e, in particolare, il ritiro dei minori di 14 anni al termine delle lezioni. L’anno scorso si è molto discusso sulla circolare ministeriale che obbligava i docenti a lasciare gli alunni ai soli genitori. In tanti protestarono, parlando di deresponsabilizzazione dei ragazzi, ma considerati i tempi molto complessi e controversi appare solo un bene che all’uscita ci sia un volto amico e non si rischi di incrociare lo sguardo e le attenzioni di qualche malintenzionato.

Salvatore D’Angelo