WhatsApp attenzione alla versione web: una falla permette di spiare le chat
Nell’era dei social spiare WhatsApp è uno dei metodi più utilizzati per indagare e scoprire se il partner ci tradisce (un altro, meno conosciuto, è spiare il suo telefono con il GPS). La popolare app di messaggistica, nonostante la crittografia end-to-end, non è così sicura come sembra e ci sono diversi trucchi per leggere le conversazioni altrui di nascosto, in modo semplice e gratuito. Uno di questi è WhatsApp Web, la versione browser e desktop di WhatsApp. Basta andare su web.whatsapp.com dal proprio device, prendere lo smartphone della persona da spiare, aprire il suo WhatsApp e scansionare il QR Code che appare sullo schermo, ricordandosi di lasciare la spunta ‘Resta Connesso’. Elezioni midterm Usa, Facebook blocca 115 account per sospette interferenze In questo modo si vedrà, in tempo reale, con chi messaggia il partner e cosa scrive. Per sapere se qualcuno sta spiando il nostro WhatsApp basta andare su WhatsApp Web/Desktop e vedere se ci sono sessioni WhatsApp Web attive; in questo caso chiuderle in un colpo solo facendo tap su ‘Disconnettiti da tutti i computer’.
Un mezzo alternativo e altrettanto semplice e legale per sbirciare l’attività WhatsApp di qualcuno senza che se ne accorga, scoprendo con chi parla di più e si scambia più file, è l’archivio. Basta aprire WhatsApp, andare su Impostazioni > Utilizzo dati e archivio > Utilizzo archivio; si aprirà la lista dei contatti con cui interagisce, con i dati relativi al peso di testi, foto, video, messaggi vocali condivisi. Chi vuole può anche rivolgersi alle app e ai programmi spia che pullulano sugli Store e online, ma spesso e volentieri inaffidabili, pericolosi e a pagamento. Uno dei più popolari è Dr Fone: Android iPhone Data Recovery, utile per recuperare chat WhatsApp cancellate. Se sospettate che il partner vi abbia detto bugie e abbia nascosto conversazioni compromettenti, con questo programma potete ritrovare file eliminati, come cronologia chat, foto, video, contatti e chiamate, da device Android e iPhone, collegando il telefono al PC e tramite backup.