Amalfi. Concerti di Natale
Strepitoso successo all’ombra delle arcate dell’Arsenale di Amalfi per il concerto di Colette Manciero, che con il talentuoso pianista Luigi Angelo Maresca, ha eseguito indimenticabili melodie. A custodire, come uno scrigno prezioso, le note del canto virtuosistico nel luogo in cui, in tempi ormai remoti, si costruivano e riparavano navi, sono state non solo le arie più famose dell’opera ma anche quei valzer che grazie alla tradizione culturale austriaca si legano ancora alle suggestioni del Natale e del Capodanno. Sotto le volte in pietra viva, si è aperta la rassegna «InCanti d’Autore» con il «Recital di belcanto tra opera, valzer e canzone». La voce ed il pianoforte hanno creato un mix musicale che ha fatto risaltare sia l’armonia di brani lirici che del panorama musicale contemporaneo.
IL PROGETTO
L’iniziativa, organizzata dall’assessore ad eventi, tradizioni, cultura e beni culturali di Amalfi Enza Cobalto, continuerà con una serie di altri incontri sempre nella storica e fascinosa location che si prepara ad accogliere, il 23 dicembre, ore 20, «Stella d’Argiento. La Cantata di Natale», uno spettacolo di prosa e musica di Giovanni Mauriello e Carlo Faiello, tra i nomi di spicco della Nuova Compagnia di Canto Popolare e del teatro di Roberto De Simone. Con loro l’Orchestra di Santa Chiara e la voce di Matteo Mauriello. Con tantissimi canti natalizi, tutti rigorosamente in lingua partenopea. Per la riscoperta delle radici napoletane della tradizione musicale del Natale. La lirica diventerà la protagonista assoluta, il 30 dicembre, ore 19,30, con «La Voce del Natale» ed il premiato concerto bandistico Città di Minori per un magico viaggio tra le più famose arie dell’opera in attesa de «Il Musical di Marcellino», lo spettacolo con le musiche di monsignor Marco Frisina e la regia di Riccardo Trucchi. La rappresentazione, in agenda il 5 gennaio, ore 19,30, sempre all’Arsenale, racconterà attraverso gli occhi di un bambino, la storia ricavata da un’antica leggenda popolare spagnola. La trasposizione che narra di un neonato abbandonato, raccolto in fasce ed allevato con amore dai frati di un convento, sta ottenendo consensi in tutta Italia, rivelando, in note, la vicenda di Marcellino Pane e Vino. Il «Miracolo di Marcellino» è, infatti, uno spettacolo denso ed avvincente, che commuove e che diverte gli spettatori, parlando al cuore con parole dolci, semplici e rassicuranti e musiche toccanti. Per far riaffiorare valori che aspettano soltanto di essere nuovamente riscoperti per essere messi in pratica.