Atrani “case parcheggio” di Via Carmine. Il chiarimento del Comune
Una sentenza dello scorso 27 novembre con cui è stato rigettato l’appello proposto da tre famiglie avverso la determinazione del giudice del Tribunale di Salerno (I sez. civile) che, nel settembre dello scorso anno, stabilì la fine del contratto di locazione ordinando il rilascio delle «case parcheggio» di via Carmine in Atrani.
La mancata accettazione della nuova proposta contrattuale, con allegata valutazione estimativa formulata, nel febbraio 2015 dal responsabile dell’area tecnica per effetto della delibera di consiglio comunale n. 46/2014 avente oggetto “Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare”, con cui si dava mandato all’area tecnica di predisporre tutte le procedure per regolarizzare e valorizzare il patrimonio immobiliare tra cui l’adeguamento del canone con stipula di un nuovo contratto e in alternativa la «disdetta del contratto nei termini fissati dalla legge (ovvero almeno 6 mesi prima per le locazioni ad uso abitativo e almeno 12 mesi prima per le locazioni ad uso non abitativo), a mezzo di raccomandata, e indizione di una gara a prezzi di mercato per l’individuazione di un altro privato contraente», ha fatto scaturire un lungo contenzioso nato con un ricorso al TAR di Salerno che non ha sospeso la delibera del Comune di Atrani, come richiesto da alcune delle sei famiglie occupanti gli alloggi, tre delle quali, seppur in periodi diversi, hanno poi manifestato la propria disponibilità a sottoscrivere il nuovo contratto di locazione col comune di Atrani, che, una volta acquisito in merito il parere legale, ha provveduto a predisporre gli atti per la firma delle nuove locazioni.
Soltanto tre occupanti gli alloggi, realizzati negli anni Ottanta ed aventi la tipologia di «case parcheggio», si sono opposti alla nuova procedura presentando sia il ricorso in appello avverso e per l’annullamento e/o la riforma della sentenza resa dal giudice del Tribunale di Salerno (I sezione civile), sia la domanda cautelare di sospensione della esecutività della sentenza impugnata. Istanza quest’ultima ugualmente non accolta nell’aprile scorso «non essendo stato fornito alcun elemento, di natura fattuale, tale da delucidare, a titolo esemplificativo, sull’impossibilità di reperire un altro alloggio o un’altra sistemazione abitativa, sull’incapacità economica di provvedere all’acquisto o alla locazione di un altro immobile» da parte degli occupanti gli alloggi. In seguito al diniego dell’istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva della sentenza impugnata è stato notificato il titolo esecutivo e avviata la procedura esecutiva con notifica del precetto e successivo avviso di rilascio degli immobili.
A mettere la parola fine al contenzioso è stata la recente sentenza della Corte di Appello di Salerno con cui è stato rigettato il ricorso e le 3 famiglie sono state condannate al pagamento delle spese di giudizio, in favore del comune di Atrani.
L’incipit della questione relativa alle «case parcheggio» è nata dopo l’indagine della Corte dei Conti della Regione Campania che ha evidenziato la «mala gestio» del patrimonio immobiliare da parte dell’apparato amministrativo e che ha portato alla condanna di alcuni amministratori locali delle passate consiliature.