Capri: L’isola in lutto per la scomparsa di Simon Uzunovski, l’ultimo pittore naif che dipingeva la terra caprese
A più di una settimana dalla scomparla, i capresi sono ancora in lutto per la morte di Simon Uzunovski, l’’ultimo pittore naif che, con il suo pennello, dipingeva Capri immortalandola come farebbe lo scatto di una macchina fotografica. Ora la sua amata isola lo ricorderà con un “club” di amici, per conservare per sempre quell’isola colorata, dalle tinte intense, suggestive, come solo Simon Uzunovski sapeva dipingere.
Sarà questo insieme “ai racconti” dei suoi dipinti già realizzati a rendere eterna la figura di Simon Uzunovski, straordinario artista macedone che ha perso la sua ultima battaglia, quella contro un male incurabile che lo ha portato via nei giorni scorsi.
Ma la “gara” del pittore più conosciuto, noto,apprezzato tra coloro i quali sono sbarcatisull’isola azzurra per dipingerla, quella non la perderà mai, l’isola, soggetto preferito delle sue tele, lo porterà sempre nel cuore. Nel museo di
Skopje, la città dove è cresciuto, dopo essere nato a Belgrado, gli è stata dedicata più di una sala, una di quelle, in particolare, porta addirittura il nome di “Sala Capri” e vede in esposizione permanente le tante visioni di Simon della località tanto amata e frequentata.
Simon Uzunovski a Capri non era personaggio da passare inosservato. Lunga barba, cappello stile “panama”, gilet e sandali, era un artista di strada anti- litteram, nel vero senso della definizione. Amava, quando il sole era già alto in cielo, posizionarsi con cavalletto e tele in piazzetta ed iniziare a dipingere, utilizzando con maestria pennelli e colori. “Mi piace guardare dall’alto ciò che devo dipingere” spiegava a chi gli chiedeva come mai prediligeva mettersi alla rampa più estrema dello scalone che sovrasta la piazzetta-salotto del mondo che ha “fotografato”in centinaia di preziose tele, molto “stimate” in termini di mercato dell’arte.
Non mancano negli hotel più prestigiosi dell’isola, nelle ville più famose ma anche in tante abitazioni di capresi, uno o più quadri, di varia dimensione, con un’immagine di Capri “firmata” dal suo inconfondibile “graffio”.
L’arte di Uzunovski, infatti, è stata sempre uno dei grandi esempi di unione tra “miseria e nobiltà”, tra aristocrazia e popolo, esposta sia nel salotto degli intellettuali- vacanzieri che nelle umili e dignitose casette degli isolani che vivono di agricoltura e pesca.
Tutti noi vogliamo ricordarlo così, con il suo sorriso nascosto dalla sua folta barba e con la sua Capri dipinta dalle sue magiche mani. Riposa in Pace.