ESCLUSIVA – Sorrento, non solo droga dello stupro: “Il crack fuori dalle scuole il vero problema”
Il secondo grande scandalo a sfondo sessuale legato all’utilizzo di sostanze stupefacenti che si è sollevato in Penisola Sorrentina ha aperto un mondo di interrogativi che in molti già si erano posti. Già dopo la terribile vicenda della turista che sarebbe stata stuprata a Meta, qualche giorno fa la notizia di un’altra possibile violenza sessuale perpetrata ai danni di una donna che sarebbe stata drogata a Sorrento.
E così sono sorti interrogativi del tutto leciti: tralasciando scopi e finalità, è davvero così semplice entrare in possesso di sostanze stupefacenti sul territorio? La risposta sembrerebbe essere sì. A dirlo non siamo noi, ma una serie di giovani del posto che abbiamo intervistato, che ovviamente rimarranno anonimi, i quali ci hanno rivelato come sia davvero semplice comprare della droga.
“Il vero problema non è la droga dello stupro – ci hanno rivelato – Questa viene comprata solo da pochissime persone. Il vero problema è che fuori dalle scuole è accessibile a tutti la peggiore droga: con 5 euro uno studente può comprare una pallina di crack. Si inizia così e si finisce dove non si può tornare indietro”.
Un qualcosa di sconcertante che ci ha fatto rabbrividire. Il crack è una sostanza che è nata negli States negli anni ’80 e che è ricavata tramite processi chimici dalla cocaina. È uno stupefacente altamente pericoloso in grado di indurre elevata dipendenza e rapida assuefazione psicologica e fisica, ed è in grado di aumentare gli istinti violenti e disinibire i principali centri di controllo del sistema nervoso centrale.