“L’eclissi della storia” – Secondo episodio “La figura misteriosa”
Primo episodio: Puntata precedente del 19 dicembre
Secondo episodio: Accanto all’anziano era seduto un altro adolescente, probabilmente un amico di colui che gentilmente gli aveva ceduto il posto. Costui stava leggendo un libro, in attesa che iniziasse quello che sembrava configurarsi come un convegno dal taglio intellettualistico.
L’anziano si mise a suo agio, commentando, però, il suo lento piegarsi con una smorfia di dolore segnata sul volto: «Ah! Queste mie ginocchia non sono più quelle di un giovanotto!». Il giovane studente sorrise a quelle parole, notando il suo particolare accento francese.
Poi osservò l’attempato avventore togliersi la giacca dal caldo. O almeno tentò di farlo, ma in modo maldestro. Lo aiutò proprio il suo interlocutore, vedendolo in difficoltà.
«Ti ringrazio» gli disse.
«Di nulla» rispose gentilmente.
«Sai com’è. Nonostante fuori faccia freddo ed è normale visto che siamo in inverno, una volta entrato, per via dell’umidità e della folla, poi …».
«… poi sente caldo» continuò la frase il giovane.
«Esatto».
«E’ del tutto normale, signore» considerò.
Dopo un po’, il ragazzo lo vide aprire la ventiquattrore nera, che portava con sé. Da essa prese un testo di astronomia e successivamente iniziò a frugare in un taschino della camicia. Dal taschino sfilò degli occhiali da vista e se li aggiustò per bene, ponendo le estremità del filo che sorreggeva gli occhiali stessi sulle orecchie e posizionando attentamente le lenti sul naso. Non gli andavano proprio a pennello, forse per via del suo naso adunco, il che provocò l’ilarità malcelata del giovane studente. Tuttavia, mise il libro sulle sue gambe, come meglio poteva, e iniziò a sfogliarlo con una certa perizia.
Era così pensieroso, al punto da restare immobile con lo sguardo fisso sull’indice posto alla fine del suo testo, infilando di tanto in tanto le sue rugose dita fra i folti baffi bianchi.
L’anziano stava cercando un termine ben preciso su quell’indice analitico. Una volta trovato, pensò bene di sfogliare rapidamente il libro, per individuarne la pagina corrispondente.
Vide la descrizione di quella parola e la sua conseguente rappresentazione grafica. Sembrava meravigliato di fronte a cotanto spettacolo della natura e allo stesso tempo perplesso. Il ragazzo lo osservava con curiosità. “Che figura sta guardando?” pensava quel giovane. La curiosità era davvero tanta e perciò aveva intenzione di chiedergli il motivo per cui avesse portato con sé quel testo di astronomia.
Il ragazzo fu interrotto, mentre gli stava ponendo la domanda, da una signora che si trovava dinanzi a loro, eccitata dall’improvvisa presenza del protagonista del convegno, di cui doveva essere una fervida ammiratrice: «Shhh! Silenzio! Sta per cominciare “L’eclissi della storia”!». Il convegno era così denominato.
Tratto da “L’eclissi della storia” di Gennaro Cuccaro
Appuntamento a domani con la presentazione del romanzo in Biblioteca Comunale, ex Scuole Elementari.