Meta/Vico Equense: Rischio sciopero operatori ecologici
Tutto tace e il rischio di un nuovo sciopero inizia pian piano, col passare dei giorni, a spuntare all’orizzonte. Gli operatori di Sarim, l’impresa che gestisce il servizio di nettezza urbana a Vico Equense e Meta, restano dunque in trincea. Affiancati dai rappresentanti sindacali, hanno denunciato a più riprese numerose criticità riscontrate sul posto di lavoro. Dalla necessità di migliorare le condizioni di sicurezza delle isole ecologiche e dei mezzi passando alla richiesta di chiarire se sono rispettati i numeri degli operatori impiegati a Meta rispetto al capitolato d’appalto. La querelle è nuovamente sbarcata all’attenzione della Prefettura di Napoli che già alcune settimane fa aveva inviato alcune note alle due amministrazioni invitando gli enti a intervenire.
Nell’ultimo documento, trasmesso dalla Cgil di Napoli ai sindaci Andrea Buonocore (Vico Equense) e Giuseppe Tito (Meta), si invocano provvedimenti e incontri. Ma al momento non c’è stata una risposta. I lavoratori, di recente, hanno formulato la richiesta di ottenere copia della documentazione riguardante le autorizzazioni comunali e le certificazioni urbanistiche ed edilizie delle aree dove sono situate le isole ecologiche gestite dalla Sarim. Motivo? Si sospettano intoppi per il rispetto della normativa sulla sicurezza, non a caso, come precisato dalle organizzazioni sindacali, «si segnala che le aree delle due isole ecologiche sono prive di pozzetti di raccolta delle acque reflue e prive di impianti di impermeabilizzazione ». Oltre a ciò, sempre a Vico Equense, stando ai sindacati l’isola ecologica «risulta avere accesso in comune con un’altra attività completamente avulsa da quella del servizio di raccolta rifiuti». Si tratta di questioni sollevate da tempo e su cui i lavoratori esigono risposte dai sindaci Buonocore e Tito. Ma non finisce qui. Perché si chiedono svolte pure per le condizioni in cui versano i mezzi utilizzati quotidianamente nel servizio nei due comuni. Senza dimenticare un altro aspetto importante: è battaglia sul numero del personale impiegato a Meta. I sindacalisti intendono ricevere riscontri a proposito del capitolato d’appalto per verificare se c’è «l’esatta corrispondenza del personale addetto al servizio in entrambi i Comuni».
Già a metà autunno, a seguito dell’ennesimo appello rimasto inascoltato, i dipendenti di Sarim hanno prima proclamato lo stato di agitazione per poi scioperare. Hanno incrociato le braccia per una giornata. Ma evidentemente ciò non ha smosso le acque. Ora, la “vertenza” rimane sotto la luce dei riflettori e la stessa Prefettura di Napoli sta seguendo l’evolversi della situazione. Non è un mistero che i sindacalisti e gli operatori stanno valutando ulteriori azioni, anche in sede legale.
I dipendenti dell’impresa Sarim sono pronti a proclamare nuovamente lo stato di agitazione e magari un’altra giornata di sciopero.