Minori, Costiera amalfitana. La tradizione del presepe è sempre fortemente radicata al Sud dell’Italia: un tempo in ogni casa si allestivano le scene della Natività con i vari “pastori” (le statuette di creta ) che risultavano la gioia di tutti i bambini; gli adulti si industriavano a farli sempre più belli, invitando a turno gli amici per ammirarli e per una “zeppoliata” conviviale. Ora, dal m omento in cui l’albero (nudo o ornato con fili dorati e palline multicolori) ha preso quasi ovunque il posto del presepe, in quasi tutte le chiese, nei posti associativi si allestiscono presepi dalle mille forme, oggetto di ammirazione.
A Minori si invitano residenti e turisti ad “andar per presepi” per osservare ed apprezzare gli sforzi dei tanti giovani. C’è quello di largo Brandolini a due passi dal lungomare, opera di un gruppo di giovani che occupa un ampio locale sotto la sagrestia della basilica (ricavato autonomamente dai più anziani dopo averlo liberato da terra alluvionale); qui all’interno del tempio c’è il tradizionale presepe opera degli scouts del gruppo Minori 1°, mentre alle spalle è da vedere quello dell’Arciconfraternita. Non lontano, sulla passeggiata, c’è l’opera singolare di “mastro Sassarro” nel locale exUISP; a san Giovanni , sotto l’edificio scolastico, nella,chiesetta omonima Lello Amatino ne propone uno. Alla chiesa di santa Lucia un altro gruppo di giovani ha dedicato il proprio tempo libero per il presepe; salendo si arriva a quellio di Villamena e del Monte. Al villaggio Torre ne è preoparato uno nella chiesa di san Michele; un altro artistico lo si incontra a Casa Palomba ed al Petrito accanto alla casa delle suore Domenicane. Un altro viene proposto nella chiesa sulla cima del monte di san Nicola.