Napoli -Spal domani ore 15 -Rientra Verdi dal primo minuto come esterno sinistro di centrocampo

21 dicembre 2018 | 10:28
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Napoli -Spal domani ore 15 -Rientra Verdi dal primo minuto come esterno sinistro di centrocampo

 Leonardo Semplici sfida la tattica di Carlo Ancelotti

Domani per Mertens e Insigne saranno 50 giorni senza gol in A e al San Paolo arriva la Spal

9 Successi Il Napoli ha vinto tutte le ultime nove partite di Serie A contro la Spal: per i partenopei si tratta della striscia di successi consecutivi più lunga contro una singola avversaria nel massimo campionato

13 Gare da imbattuta  Il Napoli è imbattuto da 13 partite interne di campionato (10 vittorie, 3 pareggi) e non registra una striscia più lunga senza sconfitte in casa dal settembre 2016 (22). La Spal non vince da 7 partite
Ultima vittoria del Napoli al San Paolo contro la Spal in Serie A:

18 febbraio 2018 – Napoli vs Spal 1-0

Ultimo pareggio del Napoli al San Paolo contro la Spal in Serie A:

30 novembre 1958 – Napoli v Spal 0-0

Ultima sconfitta del Napoli al San Paolo contro la Spal in Serie A:

12 marzo 1961 – Napoli v Spal 0-2

Napoli-Spal sarà diretta dall’arbitro La Penna di Roma

Assistenti: Marrazzo e Valeriani. IV uomo: Maggioni. VAR:
Pairetto-De Meo.
La Penna dirigerà per la prima volta il Napoli in Serie A.
Milik in orbita, l’uomo con la migliore media gol-minuti di tutta la Serie A, e i gemelli invece un po’ a riposo. Un attimino, nulla di preoccupante, però diciamo che la storia del digiuno di Mertens e Insigne potrebbe anche arrivare all’epilogo. Già, i tempi sembrano maturi: cinque partite consecutive senza segnare in campionato sin dall’Empoli, considerando che è di loro che si parla, possono bastare. Sono sufficienti, non c’è che dire: e se da un lato il calcio funziona un po’ come un ascensore, c’è chi scende e c’è un Arek che sale, dall’altro il Napoli vuole chiudere il 2018 con i fuochi d’artificio colorati di azzurro. Al San Paolo, domani con la Spal, e poi a San Siro, mercoledì con l’Inter, in occasione dello scontro più diretto del momento dopo quello con la Juve: e affinché lo spettacolo riesca per benino, servono anche i gol di Lorenzo e Dries.
CINQUANTA GIORNI. E allora, le statistiche: a volte benedette, tipo quelle che in questo frangente sono utili a celebrare l’exploit di Milik, nuovo capocannoniere di campionato della squadra in virtù delle 4 reti realizzate nelle ultime tre partite, e altre invece un po’ maledette. Come nel caso di Insigne e Mertens: il talento dei signori in questione non può e non sarà mai in discussione, per carità, ma attendendosi ai numeri bisogna registrare la rispettiva astinenza prolungata da gol in Serie A. Per la precisione: entrambi non riescono a sbloccarsi da 49 giorni (oggi); 50 domani. E dunque dalla partita stravinta al San Paolo con l’Empoli il 2 novembre: 5-1, con apertura di Lorenzo e graffio di Milik, e soprattutto con la quinta tripletta firmata da Dries da quando il Napoli è la sua vita.

BELLI D’EUROPA. Strano, vero? Beh, per loro un po’ lo è: e d’accordo, in assoluto Insigne non segna dal 6 novembre in Champions con il Psg e il collega dal 28 novembre, ancora in coppa, con la Stella Rossa (la doppietta che l’ha reso il miglior marcatore azzurro di sempre in campo internazionale con 20 gol), però in campionato la frenata è notevole. Belli d’Europa, i gemelli fantasia, ma ultimamente un po’ meno all’interno dei confini Nazionali. Sia chiaro, e giova ripeterlo: la situazione non è da considerarsi problematica, anche perché restano comunque i cannonieri del gruppo con 10 reti ciascuno e dove non riescono ad arrivare loro in questa fase ci sta pensando Milik, ma con la Spal e soprattutto mercoledì con l’Inter servirebbe una bella iniezione di talento. Servirebbero i colpi che l’hanno resi celebri.

LA CORSA. Per quel che riguarda la partita di domani al San Paolo, nel frattempo, la corsa sembrerebbe proprio un affare tra i gemelli: nel senso che Arek sta vivendo un momento magico da sfruttare e capitalizzare al massimo, e dunque a restare fuori potrebbe (dovrebbe) essere proprio uno tra Insigne, che tra l’altro è anche diffidato, e Mertens. Si vedrà: oggi, certo, in occasione delle prove tattiche che Carletto confezionerà al centro sportivo di Castel Volturno a conclusione della rifinitura, ma la sensazione è che in questa maratona sia Lorenzino a essere in vantaggio. Lui più che Dries al fianco del gigante venuto dalla Polonia. Dubbi, in serie, ma anche una certezza: comunque vada sarà un successo.

Rientra Verdi dal primo minuto come esterno sinistro di centrocampo


Simone Verdi (26 anni) durante  una seduta di allenamento L’attaccante ha recuperato dalla distorsione  alla caviglia sinistra

La giornata dei grandi ritorni: e se Meret è un rilancio annunciato, la vera sorpresa per la partita in programma domani al San Paolo con la Spal potrebbe essere il rientro di Verdi. Da titolare, in stile Ghoulam: senza un minimo di rodaggio, come piace a Carletto. Che da quando ha ricominciato a lavorare con il gruppo ha visto il giocatore crescere gradualmente e negli ultimi giorni addirittura esplodere con il destro e il sinistro. Proprio così: la distorsione alla caviglia è ormai un ricordo e la fame di calcio più che mai attuale. Quale migliore occasione, insomma: uno e due. Alex e Simone: alla faccia della jella nera.
L’IDEA. E allora, l’idea di Ancelotti: ripresentare Verdi dal primo minuto con la Spal sulla sinistra, a centrocampo. Un progetto che il tecnico azzurro sta carezzando da qualche giorno e che oggi dovrà essere valutato con attenzione estrema nel corso della rifinitura: l’attaccante ha già dimostrato negli allenamenti della settimana di aver smaltito alla grande l’ultimo problema, e dunque la distorsione alla caviglia sinistra rimediata alla vigilia della partita con il Chievo, ma nel quadro generale va considerato che è comunque assente dal 20 ottobre. E dunque dalla trasferta di Udine: partì titolare, all’epoca, ma poi fu costretto ad arrendersi dopo quattro minuti per un infortunio muscolare. In totale, insomma, è fuori da due mesi e 11 partite: 7 di campionato e 4 di Champions. Una vita.

REGALI DI NATALE. L’ipotesi, però, è affascinante: Carletto ha già dimostrato di non temere i calendari con Ghoulam, reduce da un’assenza prolungata di tredici mesi e rilanciato con il Frosinone senza neanche una prova preventiva, e poi il Napoli ha bisogno eccome del talento di Verdi. Finora sfortunato sul serio, ma comunque ritenuto tra i perni del nuovo progetto. Simone, ieri avvistato a cena insieme con il suo manager Donato Orgnoni, nel frattempo lavora e aspetta. E spera in un regalo di Natale che farebbe felice anche Meret. Parole sue: «Vorrei stare bene e giocare». Già, il portiere chiede soltanto questo ai microfoni di Kiss Kiss Napoli. E considerando che il tormento dell’infiammazione alla spalla sinistra pare sotto controllo, domani toccherà a lui difendere la porta. Con la soddisfazione legittima del grande ex.

LO SCUDETTO. Con la Spal, infatti, Alex ha esordito in Serie A e ha collezionato in totale 13 presenze tra un infortunio e l’altro. «So che con il lavoro e la dedizione posso arrivare a certi livelli». Già, di lui si parla come di un predestinato. E non è un caso che Mancini lo aspetti in Nazionale: «La convocazione è un obiettivo per il 2019, sarebbe un orgoglio. Proprio come essere ritenuto un predestinato: io, però, non posso farmi influenzare da queste voci, altrimenti mi carico di pressioni inutili». Utilissimi sono invece i punti in palio con la Spal: «L’approccio deve essere quello con il Frosinone, non quello con il Chievo: la Juve sta facendo un campionato incredibile e dobbiamo restare in scia. Noi ci crediamo».

fonte:corrieredellosport