Positano . “L’eclissi della storia” – Prologo

13 dicembre 2018 | 00:24
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Positano . “L’eclissi della storia” – Prologo

Positano, Costiera amalfitana . Il giallo psicologico fa il suo esordio quest’oggi su Positanonews con il Prologo alla narrazione testuale. Il lettore viene catapultato in una dimensione quasi onirica ed inizierà a domandarsi già da subito quale sia l’oggetto del mistero.

Il giornalista salutò i monaci, abbassando la testa, in segno di reverenza. Ricambiarono compiaciuti, perché egli era riuscito a trovare ciò che cercava. Si allontanò da quel monastero, dove era rimasto a ricercare per lungo tempo fra cunicoli ombrosi e testi impolverati. I monaci, però, si chiedevano fra loro che cosa mai avesse trovato.
«La notorietà del loro amato e vetusto monastero si è ormai persa nella notte dei tempi. Meno male che il panorama almeno quello, non si è perso. Che pace! Da quassù si può osservare tutto il paesaggio circostante. Magnifico. E’ uno spettacolo meraviglioso» considerò il giornalista.
Percorse un lungo tratto di strada sterrata a piedi e poi proseguì attraverso una località montana, percorsa da poche auto, che portava alla città. Si sedette su una panchina, una volta arrivato ad una pensilina. Prese dalla sua borsa un foglio su cui erano stampati gli orari degli autobus e aspettò che arrivasse quello che portava fino all’aeroporto.
Era giunta l’ora di ritornare a casa. Era giunto il momento di raccontare a tutti la sua strepitosa avventura. Il giornalista, dopo un po’, agitò nuovamente la sua mano destra nella borsa. Cacciò da essa un sacchetto, lo aprì e mormorò: «Un tesoro inestimabile … che storia!». Lo distrasse per un attimo dai suoi pensieri il suono di un clacson. Era l’autobus, giunto qualche minuto prima dell’ora prestabilita. Il giornalista si accomodò in fondo, lontano da occhi indiscreti, prese il suo cellulare dalla tasca e compose un numero. «Pronto?». «Direttore, sono io. Ho
terminato finalmente le mie ricerche. Dobbiamo organizzare un convegno al più presto».
Tratto da “L’eclissi della storia” di Gennaro Cuccaro.