Praiano, strada chiusa a Furore interviene il Movimento Cinque Stelle “Situazione inspiegabile e paradossale”

13 dicembre 2018 | 10:39
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Praiano, strada chiusa a Furore interviene il Movimento Cinque Stelle “Situazione inspiegabile e paradossale”

Praiano, Costiera amalfitana . Sulla SS 163 chiusa a Furore fra Positano e Amalfi la reazione del M5S .
In merito alla chiusura della S.S. 163 all’altezza della Praia che da più di una settimana separa in due la Costiera, sono intervenuti i portavoce al consiglio comunale di Praiano Fiorella Fusco, Diego Cuccurullo e Arturo Terminiello che hanno dichiarato:
Da una decina di giorni l’unica arteria che unisce i Comuni della Costiera è chiusa a causa dell’ennesimo episodio di caduta massi. Possiamo comprendere i tempi tecnici necessari alla ditta incaricata per la bonifica del costone ma la situazione che stiamo vivendo nelle ultime 48 ore è inspiegabile e paradossale. Tre giorni fa e per la precisione giorno 10 Dicembre sera, la ditta consegnava i lavori all’Anas dichiarandoli ultimati. Da lì a poco ci sarebbe aspettati la riapertura, tuttavia sono passati due giorni interi e nulla si è mosso, tutto ciò è davvero intollerabile se pensiamo che da oltre una settimana i ragazzi non stanno andando a scuola perché impossibilitati a raggiungere Amalfi, i residenti stanno facenduno capriole per raggiungere il plesso ospedaliero di Castiglione per fare una semplice radiografia o ricevere un consulto ed infine, i pendolari sono costretti ad una ridicola transumanza tra i due blocchi, per poi poter continuare con mezzi di fortuna il resto del percorso.
A peggiorare le cose rileviamo la totale mancanza di informazione ai cittadini, costretti a vivere alla giornata.
Ieri 12 Dicembre in qualità di Consiglieri Comunali abbiamo scritto all’Anas per chiedere spiegazioni ed al Sindaco di Praiano perché è anche suo interesse far sentire la propria voce presso gli enti competenti.
Non vorremmo arrivare a pensare che se fosse capitato durante la stagione turistica, si sarebbe certamente provveduto in tempi più brevi. Forse dobbiamo sperare nell’intervento di qualche tour operator o meglio di qualche azienda concessionaria di TPL per far sì che chi abita presso i piani superiori si mobiliti ed intervenga?