SALERNO STUDENTESSE AGGREDITE DAI FASCISTI. SCATTA INDAGINE

18 dicembre 2018 | 16:57
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SALERNO STUDENTESSE AGGREDITE DAI FASCISTI. SCATTA INDAGINE

La presunta aggressione di sabato mattina al liceo Alfano I è finita al centro di un’indagine delle forze dell’ordine mentre questa mattina la dirigente scolastica Elisabetta Barone terrà un’assemblea straordinaria alla quale parteciperà anche il sindaco Enzo Napoli per parlare con i ragazzi che, da giorni, sono in agitazione per quanto accaduto. Non si dirada il polverone sollevato sabato pomeriggio da una denuncia, diramata via social, secondo la quale due giovani studentesse del liceo sarebbero state aggredite da militanti di estrema destra mentre questi ultimi facevano volantinaggio proprio davanti alla scuola che Anna e Roberta, questi i nomi delle presunte vittime, frequentano.
L’INDAGINE
Ieri mattina, infatti, carabinieri e agenti della Digos sono stati all’Alfano I per provare a fare chiarezza sull’episodio denunciato dalle studentesse. Al momento non esiste una versione comprovata di quanto accaduto perché la ricostruzione delle ragazze non collima con quanto reso noto dai militanti del collettivo d’estrema destra accusati di aver preso parte all’aggressione che, invece, sostengono che a dare il via alla discussione prima ed alla rissa poi, sarebbero state proprio le giovani studentesse che non avrebbero gradito il diniego all’invito, rivolto ai militanti di Lotta studentesca, ad allontanarsi dall’istituto. Una delle due ragazze avrebbe però palesato la volontà di denunciare l’accaduto: «Vogliamo denunciare quanto accaduto – spiega Anna-. La forza ce la danno i nostri genitori e i nostri compagni e amici. Non potevamo accettare che quelle persone venissero a manifestare le proprie idee xenofobe e razziste dinanzi alla nostra scuola da sempre animata dai principi della tolleranza e dell’accoglienza. Contiamo di organizzare una manifestazione con le altre scuole per manifestare il nostro no fermo e deciso contro ogni forma di razzismo».
LE INIZIATIVE
Intanto questa mattina a scuola si terrà un’assemblea straordinaria alla quale, oltre alla dirigente scolastica, al copro docente e agli studenti, prenderanno parte il sindaco e una delegazione del Consiglio comunale. Proprio il primo cittadino, ieri mattina, a margine di una manifestazione, ha voluto testimoniare la sua «solidarietà alle due studentesse. La violenza – ha detto – produce violenza. Si può combattere con la cultura, lo studio, la tolleranza e l’intelligenza». I fatti di sabato hanno molto scosso gli studenti dell’Alfano I che hanno scritto una lettera a Il Mattino nella quale, citando l’articolo 1 della Costituzione, intendono dire «basta a tutte queste forme di violenza». Le ragazze della quinta C, indirizzo scienze umane, si dicono deluse, deboli e scoraggiate ma scrivono «nonostante ciò in noi, è nata la voglia di impegnarci a non essere indifferenti davanti agli episodi di violenza, che purtroppo caratterizzano la società odierna. Siamo dell’idea che il pensiero fascista vada studiato e non vissuto, perché è importante conoscere le conseguenze che porta con sé. Desideriamo che questi temi vengano trattati questi argomenti anche nelle redazioni giornalistiche perché non riguardano soltanto le due studentesse coinvolte». Prevista un’iniziativa di solidarietà anche al liceo classico De Sanctis, dove gli studenti, con il coordinamento della vice preside Irene Noce, prenderanno parte a un sit-in e un dibattito sugli argomenti della violenza e del rispetto degli ideali. I collettivi Studenti Ribelli e Giovani Comunisti di Salerno hanno, invece, lanciato l’idea di creare «un coordinamento antifascista studentesco salernitano che unisca tutti i movimenti, i partiti, i sindacati e le associazioni studentesche, sia delle scuole superiori che universitarie in una piattaforma di cooperazione per l’attuazione di un antifascismo militante e non solo teorico».