Ucciso dopo una lite a Mondragone (Caserta), due immigrati arrestati dai carabinieri, spararono anche contro la casa della vittima rischiando di colpire due donne affacciate al balcone
Il gip di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato il fermo d’indiziato di delitto disposto dalla Procura sammaritana nei confronti di un cittadino algerino, Muhamed Bin Raba, di 25 anni e di un rumeno di 19 anni, Florin Mocian, entrambi ritenuti responsabili in concorso dell’omicidio di Salvatore De Rosa, 57enne ucciso a Mondragone in località Pescopagano lo scorso 17 novembre. Nei loro confronti il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere. L’accusa è di omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, tentato omicidio in danno di due donne, tentata violazione di domicilio, detenzione e porto di arma e ricettazione di uno scooter.Le indagini hanno permesso di ricostruire i fatti avvenuti la sera del 17 novembre, quando i due immigrati si sono recati nel condominio dove risiedeva la vittima: mentre il 19enne attendeva a bordo di uno scooter rubato all’esterno della casa, il 24enne, armato di fucile illegalmente detenuto e modificato a canne mozze con proiettili da caccia al cinghiale, si è introdotto nel condominio esplodendo un colpo letale all’addome di De Rosa. Veniva ricostruita la causale dell’assassinio, una vendetta per futili motivi conseguente ad una pregressa discussione intercorsa tra i responsabili, la vittima e un’altra persona. Poche ore prima, l’algerino aveva infatti preteso, sotto effetto di sostanze alcoliche di entrare nello stabile, salvo poi minacciare vendetta essendo stato allontanato dalla vittima. Subito dopo l’omicidio l’indagato sferrava diversi calci contro l’uscio dell’abitazione dell’altro italiano che aveva partecipato al precedente litigio, cercando di accedere nella casa. Non riuscendo ad entrare, tornava in strada esplodendo un ulteriore colpo che avrebbe potuto uccidere due donne, fortunatamente rimaste illese, affacciate ai balconi di casa.
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