Agerola scontri nell’opposizione Imperati vuole il turn over e accusa i suoi ex compagni di lista

Agerola, Costiera amalfitana . Il 2019 si è aperto con il nuovo attacco di Silvio Imperati (primo dei non eletti alle ultime elezioni Comunali e di recente nominato coordinatore cittadino di Popolo Idea e Libertà, il nuovo movimento politico di Michele Pisacane) rivolto ai suoi colleghi (o ex) di minoranza. In sostanza, Imperati rinnova a Matteo Florio e compagni l’invito ad onorare il patto del “turn – over”, stabilito in campagna elettorale, che consentirebbe al fedelissimo di Pisacane di entrare in Consiglio comunale. “Mi sarei aspettato di più dai rappresentanti di Per Agerola – afferma Imperati – ma soprattutto ho sperato di ricevere una risposta che non è mai arrivata. I consiglieri di minoranza hanno preferito il silenzio tombale, che è stato più assordante dei botti di Capodanno”. Il racconto continua così. “Dopo un primo momento di silenzio – a parlare è sempre Imperati – hanno iniziato con il solito chiacchiericcio spicciolo da bar dello sport, sminuendo o cercando di sminuire le mie parole. Mezze parole dette mordendosi la lingua, forse speravano che mi riaddormentassi nel letargo in cui loro sono piombati da tempo”. Il coordinatore di Popolo Idea e Libertà ribadisce inoltre “che esiste un patto politico sottoscritto dai candidati della lista Per Agerola, capisco che a volte la politica è fluttuante e non rispetta le dinamiche e i criteri elementari della coerenza, ma la politica è fatta da uomini e chi non rispetta i patti non può ritenersi tale”. Da qui la richiesta di prendere una posizione netta e chiara, “sperando che i rappresentanti di Per Agerola abbiano un sussulto di dignità e, in modo pubblico, dicano la verità attinente i fatti da me messi a conoscenza alla comunità agerolese”. E quindi le conclusioni dell’appello. “Portate a conoscenza la verità e non le mezze parole dette qua e la condite di bugie e sarcasmo.
Il tempo è scaduto e dal primo secondo del 2019 vi ho lanciato l’ancora per la vostra salvezza politica, mentre a noi rimane il diritto di sapere la vostra posizione ufficiale ed univoca”.