Amalfi, ritrovamento spoglie Sant’Andrea. Ora è possibile visitare il capo custodito al Duomo
Le spoglie di Sant’Andrea compiono il loro 173° anniversario dal loro ritrovamento. La ricorrenza del ritrovamento delle reliquie di Sant’Andrea Apostolo, avvenuto il 28 Gennaio 1846, è uno dei momenti più alti di religiosità della comunità parrocchiale di Amalfi.
Ieri, infatti, al Duomo della città marinara, si è perpetuato il rito dell’esposizione alla pubblica venerazione del cranio dell’apostolo, custodito nella stessa teca portata nella sala Nervi del Vaticano al cospetto di Papa Benedetto XVI nel 2008, in occasione del anniversario e ora sarà possibili visitare le spoglie al Duomo.
Va ricordato però che, storicamente, quello del 1846, fu solo il più recente dei rinvenimenti.
Già, perché il primo avvenne il 2 Gennaio 1603, quando si scavò nel luogo dove trecento95 anni prima, l’8 Maggio 1208, le ossa furono traslate, dunque nascoste dai canonici amalfitani guidati da Pietro Capuano.
Comunque sia, da 172 Amalfi sa dove sono custodite le spoglie mortali del suo Santo patrono. Ma soprattutto gli amalfitani sanno dove andare a pregare per affidarsi alla sua misericordia. Ovvero al di sotto dell’altare della Cripta su cui domina la monumentale statua che raffigura l’apostolo. Fu lì che venne collocata l’urna dopo gli scavi avvenuti nel 1846 nel coretto della Cripta che ne consentirono il ritrovamento.
Ed è qui, sotto la statua bronzea, che si rinnova il miracolo della manna. Un evento che si ripeterà lunedì sera, 28 gennaio, in occasione della ricorrenza ribattezzata dal popolo di fedeli della “testa di Sant’Andrea”.
Le celebrazioni, coordinate dal parroco don Antonio Porpora, sono iniziate stasera con il triduo di preparazione alla festa del Capo di Sant’Andrea e l’esposizione, dopo una breve processione, della teca contenente la reliquia.