Blue Monday 2019- Oggi ricade il giorno più triste dell’anno
Oggi non sarà un giorno come un altro, bensì il Blue Monday, ovvero il lunedì più triste dell’anno (partendo dal presupposto che il lunedì, già di per sé, non è certo la giornata migliore della settimana).
Oggi qui in Penisola ed in Costiera questo blue monday ci rende ancora più tristi anche per via della forte pioggia e del continuo traffico, che soprattutto con il maltempo è ingestibile.
Che si creda o meno al temutissimo Blue Monday, che cade sempre il terzo lunedì di gennaio, questo mese è spesso associato a tristezza e umore nero. E in effetti in questo periodo, con i ricordi del Natale che si spengono, le giornate brevi e grigie e il conto in banca spesso più magro, al contrario del girovita che si allarga denunciando gli eccessi festivi, non si può non essere trascinati in un mood di mestizia e stanchezza. Ma il modo di uscirne ci sarebbe: poiché il 21 gennaio si celebra anche la giornata degli abbracci, non resta che ottimizzare le due ricorrenze per dedicarci a dei lunghi e affettuosi abbracci che avrebbero la salutare funzione di consolarci.
Ad identificare il blue monday, nel 2005, fu il dottor Cliff Arnall, uno psicologo dell’Università di Cardiff, con una formula matematica che incrociava alcune variabili come il meteo, i sensi di colpa per i soldi spesi a Natale, il calo di motivazione dopo le Feste e la crescente necessità di darsi da fare. Questo giorno ovviamente non poteva che cadere in inverno, stagione che genera il winter blues, la depressione invernale. La conferma arriva anche da una recente ricerca, “Vita ed Energia: i bioritmi degli italiani“, condotta da Astra Ricerche e promossa da Almond Board of California, secondo cui l’inverno è la stagione in cui gli italiani si sentono più scarichi, con meno di uno su cinque che dichiara di sentirsi al top delle energie in questo periodo dell’anno e un 44% che viaggia con le batterie cariche per metà o anche meno.
Ecco qualche accorgimento che si può adottare per contribuire a recuperare energie e buon umore, suggeriscono gli esperti: come fare dell’attività fisica, uscire con gli amici o concedersi qualche sfizio a tavola, fare shopping, cose insolite lontane dalla solita routine o una gita fuori porta. Può aiutare anche cambiare la dieta inserendo alcuni nutrienti che possono ridurre la stanchezza, come ad esempio le mandorle che contengono niacina (vitamina B3), acido folico, ferro, riboflavina (vitamina B2) e magnesio; o uova e cereali integrali, che contengono sostanze che aiutano la produzione dell’ormone del benessere nel nostro cervello, la serotonina.
Se poi tutto ciò non dovesse essere ancora sufficiente, possiamo sempre abbracciarci. Perché gli abbracci, spiega l’esperto Francesco Bruno dell’Università Sapienza di Roma, autore insieme a Sonia Canterini di “La scienza degli abbracci” (Franco Angeli), sono un toccasana per la salute: rilasciano ormoni salutari come l’ossitocina, riducono i livelli di stress percepiti e misurati oggettivamente (con la riduzione del principale ormone dello stress, il cortisolo), fanno bene alla salute cardiovascolare, difendono dalle infezioni e sono infine in grado di sprigionare emozioni positive.