Coppa Italia Inter troppo forte – La squadra nerazzurra supera Bucchi e si regala il quarto con la Lazio-Benevento mai in partita
Due gol per l’argentino, doppietta pure di Candreva poi gol di Icardi e Dalbert.
4 Rigori a segno Mauro Icardi ha realizzato ieri sera contro il Benevento il quarto rigore sui quattro concessi all’Inter in questa stagione
15 Volte ai quarti L’Inter ha superato gli ottavi di finale di coppa Italia per la quindicesima volta nelle ultime sedici partecipazioni alla competizione nazionale
L’allenatore nerazzurro ha parlato dopo la vittoria contro il Benevento in Coppa Italia: “Ho vissuto male il fatto di non avere i tifosi, non è calcio e non è divertimento. Skriniar? Nessuno ha i soldi per pagarlo”
Spalletti temeva che lo stadio vuoto potesse creare un clima da amichevole. Abbassando, di conseguenza, il livello di attenzione dei suoi. In verità sono state le 2 reti nel giro di 6’ a trasformare Inter-Benevento in una semplice sgambata. In cui anche i campani sono riusciti a divertirsi, visto che, pur incassando 6 reti, sono stati in grado di segnarne 2. Non potrà essere così sabato prossimo, quando a San Siro sarà di scena il Sassuolo, per la prima giornata di ritorno e le porte di San Siro saranno nuovamente chiuse, anche se parte degli spalti sarà occupata dai ragazzi delle scuole calcio. Né, tantomeno, per i quarti di Coppa Italia, con avversario la Lazio, quando il pubblico potrà tornare al Meazza. Ad ogni modo, la gara di ieri è stata utile per qualche prima volta. Quella di Dalbert, tanto per cominciare, che non segnava addirittura da 4 anni e che ieri sera ha firmato la sua prima prodezza in nerazzurro, confermando peraltro i progressi delle ultime uscite. Anche a causa di un infortunio, non metteva piede in campo da 3 mesi, ma il trend di crescita evidentemente prosegue. E pure l’exploit di Lautaro, autore di una doppietta (la prima da interista) e arrivato a 5 centri stagionali in 16 uscite. Lo ha fatto, però, quando ha fatto i centravanti, con Icardi uscito all’intervallo.
NON IN COPPIA. Già perché più del risultato, come premesso mai in discussione, la gara di ieri verrà ricordata soprattutto perché, per la seconda volta in stagione, Spalletti ha schierato il tandem Maurito-Lautaro dall’inizio. La prima volta risaliva addirittura alla prima giornata di campionato, contro il Sassuolo, e l’Inter rimediò una sconfitta anche perché la coppia, nonostante il buon precampionato, non aveva trovato né intesa né efficacia. Beh, la verità è che non è andata granché bene nemmeno ieri sera. Lautaro ha agito alle spalle di Icardi, quindi da trequartista, senza mai trovare la giusta posizione. Innervosito da un paio di falli non fischiati a suo favore, non è riuscito ad agevolare il gioco della squadra. Da questo punto di vista è stato decisamente più funzionale il capitano nerazzurro, che si è abbassato, rendendosi utile come appoggio per i compagni e dedicandosi anche a qualche rifinitura. Maurito non è rientrato nella ripesa e Lautaro è stato di fatto liberato dai vincoli che lo avevano frenato fino a quel momento. E non è un caso che i 2 gol siano arrivati quando ha potuto agire nel suo ruolo naturale. Insomma, al momento, i due argentini non possono essere una coppia, se non in situazioni particolari, ovvero quando c’è da forzare qualcosa in attacco, per recuperare un risultato o per sbloccarlo. Potranno diventarlo in futuro, ma solo dopo un lungo lavoro, che riguarda innanzitutto Martinez: il “Toro” ha colpi, ma non la continuità dentro la partita per accompagnare Maurito. Adesso, resta più efficace entrando dalla panchina, scombinando la tattica degli avversari. In futuro si vedrà. Ma la sensazione è che l’Inter dovrebbe pure cambiare sistema di gioco, evoluzione che non appare nei pensieri di Spalletti.
QUANTI TIRI SUBÌTI. Per il resto, dal punto di vista tattico, la gara non ha offerto spunti particolarmente indicativi. Forte del 2-0, l’Inter si è ritrovata spesso troncata in due. Gli elementi più offensivi, con la voglia di continuare a far gol, faticavano a rientrare e a dare una mano in copertura. Candreva, ad esempio, anche lui autore di una doppietta, ha avuto grande continuità nella spinta e nelle giocate, affondando quasi sempre il colpo sulla destra. Là dietro, però, ha finito per abbandonare Vrsaljko, che tra i nerazzurri è apparso l’elemento in maggiore difficoltà. E anche così si spiegano le 20 conclusioni finali del Benevento. Per intendersi, solo con il Barcellona (26), in questa stagione, l’Inter ne aveva subìte di più. E giusto per ribadire la differenza, nelle ultime 4 gare di campionato, i nerazzurri avevano incassato soltanto una rete. Già, ma quelle non erano “amichevoli”…
fonte:corrieredellosport