Faito blitz con striscione degli ambientalisti sulla “discarica” al Faito nel giorno di San Ciro patrono di Vico Equense
Faito blitz con striscione degli ambientalisti sulla “discarica” al Faito nel giorno di San Ciro patrono di Vico Equense. Mentre tutti in città festeggiavano, con una neve che ammantava tutto di bianco il Faito, il presidente del WWF Terre del Tirreno Claudio d’ Esposito, con i volontari , ambientalisti, Franco Cuomo dei Vas, Pino de Vivo “pasionario” del Faito, hanno manifestato con uno striscione contro questo scandalo. Positanonews ha seguito in diretta, rischiando anche, visto che non c’era nessuno sulla strada a spargere sale o controllare la viabilità per la neve. Gli ambientalisti hanno sfidato freddo, neve e condizioni di viabilità per manifestare in un giorno simbolico per la Città, quello del Santo Patrono. Il Faito è simbolo del Parco dei Monti Lattari e va rispettato in quanto tale, una montagna sacra che si affaccia sulla Costa d’ Amalfi e Sorrento, con vista sul Vesuvio e il Golfo di Napoli, uno dei posti più belli della Campania e del mondo che va tutelato non usato come discarica.
“Piante erbacce ed arbustive del sottobosco, di specie anche rare, probabilmente sono state letteralmente sepolte! L’habitat alterato rischia assieme a felci, funghi ed orchidee, di compromettere anche la microfauna, rappresentata da insetti, invertebrati, rettili, anfibi e piccoli mammiferi. Perché sia ben chiaro qui non stiamo parlando del cortile di una piazza o dell’area di sosta di un cantiere comunale, ma di un soprassuolo boschivo di un parco naturale protetto. O almeno così dovrebbe essere”, così ha detto Claudio d’ Esposito del WWF
Nei mesi scorsi sulla vicenda era intervenuto anche l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Castellammare, Giovanni Russo, che scrisse sia all’Ente Parco che al Comune di Vico Equense per chiedere l’eliminazione della bomba ambientale. Ma, ad oggi, nulla si è mosso. Una nota stonata per il Faito che dopo anni di abbandono sta rialzando la testa facendo registrare numeri record. La stessa collaborazione fra istituzioni e associazioni che si è avuta nel caso degli alberi secolari tagliati, dovrebbe essere riproposta anche per la rimozione della discarica abusiva.