L’appello dell’Associazione Caponnetto: senza il contributo dei cittadini inutile la controffensiva contro la criminalità organizzata.

4 gennaio 2019 | 11:18
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L’appello dell’Associazione Caponnetto: senza il contributo dei cittadini inutile la controffensiva contro la criminalità organizzata.

Tra i tanti discorsi di buon auspicio per l’anno che ci apprestiamo a vivere,da parte dei più o meno addetti ai lavori,  rilevati sui social, quello di Elvio Di Cesare, Segretario Nazionale  dell’Associazione contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”, non può che destare una certa preoccupazione anche per territori all’ apparenza benestanti come la penisola sorrentina.

Un quadro realistico ed allo stesso tempo drastico e concreto quello che in poche righe dipinge il fondatore di una delle più importanti associazioni antimafia nazionali. Dove il futuro, quello prossimo, si presenta soprattutto per le terre del meridione ancora una volta con quel forte handicap  rappresentato dalla ormai costante presenza della criminalità organizzata. Un fenomeno ormai radicalizzato ed in forte espansione in varie estese zone della nazione.  I recenti fatti di Castellammare, ad un tiro di schioppo da quella “dorata” realtà rappresentata dalla penisola sorrentina ,stanno a dimostrare, ancora una volta, l’enorme progresso portato avanti negli ultimi decenni dalle organizzazioni malavitose nell’infiltrarsi nel tessuto socio economico dei territori. Fenomeno che  come più volte sottolineato dal Procuratore Nazionale Antimafia, Cafiero De Raho, condiziona sempre più in modo determinante il fare impresa sopratutto nei territori del mezzogiorno. Dove la scarsità di reperire fonti finanziari da parte delle imprese, dovuto sopratutto  alla scarsa  disponibilità del sistema bancario, crea le opportunità  alle criminalità organizzata  di investire  nel mercato legale. La cui estrema necessità di finanziamenti fa si che , sempre più spesso, non si badi  a determinate immorali regole. Tanto che usura ed estorsione  sono diventati  fenomeni quotidiani. A cui commercianti, artigiani e finanche imprese che hanno rappresentato la storia dei territori,devono sottostare per sopravvivere. Permettendo, in tal modo,a capitali illegali di ripulirsi ma contaminando, in modo irreparabile, parte della società civile. Un ‘azione in cui, secondo il Procuratore De Rhao, giocano un ruolo importante i cosidetti colletti bianchi. Professionisti che non disdegnano  di collaborare  con le associazioni malavitose, rendendo residuale  l’economia legale e facendo crescere a dismisura  quella illegale. Affinchè si possa combattere in modo concreto determinati fenomeni , da sempre, il Procuratore Nazionale Antimafia, invita a non scendere mai a patti con la criminalità organizzata. Ma altresì concentrarsi nel creare  gli strumenti  che azzerino tali possibilità con una tale strategia,in cui, oltre agli imprenditori che combattono in prima linea, un ruolo fondamentale, insieme alle amministrazioni comunali, compete ai cittadini. Sotto tale aspetto, l’Associazione Nazionale contro le mafie e la corruzione, “Antonino Caponnetto”  dimostra, con gli innumerevoli risultati raggiunti, supportando le Forze dell’Ordine e la Magistratura,  un punto di riferimento per tanti territori. L’obbiettivo rimane il denunciare senza se e senza determinati fenomeni. Non solo in zone storicamente preda della criminalità ma in particolare stroncare su nascere qualsiasi infiltrazione o tentativo di imporre determinati comportamenti in territori sani e dall’economia legale, come la Penisola Sorrentina, da sempre appetibili dalle organizzazioni criminali. (s.c.)

di seguito l’intervento di Elvio di Cesare

 “La notizia secondo cui a Castellammare ben otto cantieri su dieci finirebbero nelle mani della camorra, è agghiacciante! Con un tale scenario può mai essere tollerabile che quasi tutti i soldi pagati dagli italiani e destinati al meridione vadano a finire nelle tasche dei mafiosi?

Non é purtroppo solo a Castellammare! Ecco perchè le preoccupazioni per le sorti del Sud aumentano! La gente del Sud continua a lamentarsi della disparità, quanto agli stanziamenti pubblici, con il nord ,ma non fa niente!  O quanto meno fa poco-per liberarsi dalla piovra delle mafie che rappresenta la vera ed unica causa dell’arretratezza del meridione e del suo mancato sviluppo. Non si riesce a far comprendere che Magistratura e Forze dell’Ordine da sole non possono farcela e che senza la collaborazione attiva della parte onesta dei cittadini , il fenomeno mafioso non sarà mai debellato.  Non si organizzano! Non rispondono agli appelli! Sono in pochi a denunciare e quelli che denunciano lo fanno in maniera isolata e non organizzata. Non vorrei che a lungo andare passasse in taluni la linea del “lasciamoli andare al loro destino” visto che i soldi dello Stato (che poi sono quelli che ognuno di noi paga) che arrivano al Sud vanno a finire per lo più nella tasche dei mafiosi. Francamente, non potremmo nemmeno dar torto a chi eventualmente cominciasse a pensarla in tal modo! Se facciamo il calcolo della montagna di miliardi mandati al meridione prima con la Cassa per il Mezzogiorno e poi con tutti gli altri e finiti quasi tutti in tangenti ai politici corrotti e ai mafiosi arriviamo a cifre astronomiche.
Stiamo da anni dicendo in tutte le salse:  Organizzatevi, iscrivetevi all’Associazione Caponnetto! Costituitevi sotto la sua copertura in nuclei di resistenza in ogni comune ed in ogni regione.  Sotto la nostra bandiera, aiutiamo le Forze dell’Ordine e la Magistratura a combattere questi banditi ed assassini”. .Ma a chi parli? Al deserto! Senti lamentele e basta! Analisi storiche, elucubrazioni che non servono ad altro che ad aumentare nella gente il convincimento che la mafia é invincibile ed imbattibile! Nelle vene di chi scrive scorre sangue del sud e non si può immaginare il livello di sofferenza nel vedere tanto deserto, tanta insensibilità e tanta rassegnazione! Confesso che in alcuni inevitabili momenti di sconforto anche a me viene talvolta di pensare: ma chi se ne frega! Volete questo e tenetevelo! Ma non piangete perché ogni popolo ha le classi dirigenti che si merita e che vota !  … ma poi l’amore per la propria terra, il senso dello Stato, la preoccupazione di lasciare i propri figli e i nipoti ed i giovani tutti, in un inferno di miseria e di schiavismo, ti fanno continuare a combattere! …anche se con il cuore a pezzi! Non so con quale risultato, ma per il Sud ed anche ormai per il resto d’Italia, sotto tale aspetto  la vedo nera! …molto nera!”-
04 gennaio 2019