Lettere Da Piano Di Sorrento: Un Altro Natale

10 gennaio 2019 | 10:49
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Lettere Da Piano Di Sorrento: Un Altro Natale

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
UN ALTRO NATALE

Un altro Natale è scivolato dal calendario dei giorni, colorito, in Penisola Sorrentina, soltanto da toni consumistici, oramai connotati fissi di questo evento così importante: una volta simbolo della Natività, dell’Amore, della Fratellanza.
Ma il Natale, come momento di riflessione intimistica, visto non soltanto sotto il profilo cristiano, ma nel più ampio senso umanitario, di sensibilizzazione per le altrui sofferenze, per l’intervento a favore di coloro che hanno bisogno di aiuto materiale e morale…è un’utopia.
Oggi che un esponente politico leghista getta via gli indumenti di un clochard, sapendolo in strada all’intemperie, oggi che la violenza gratuita esplode nel tessuto sociale, senza alcuna recriminazione, ed il razzismo, l’insofferenza per l’ordine e la disciplina infervora i giovani e i giovanissimi…oggi, con quest’umanità impazzita, dove possiamo più celebrare la sacralità del Natale?
Non più in una grotta, “al freddo e al gelo”, perché è poca cosa. Se il Cristo rinascesse sulla Terra, in questo momento sarebbe due volte crocifisso, come ha detto un celebre scrittore greco.
E poi bisogna fare i conti con l’inquinamento. In tanti parliamo di smog, una parola non nuova nel nostro dizionario, ma in quanti ci rendiamo effettivamente conto delle deleterie conseguenze per la salute, per la vivibilità? Noi conviviamo con lo smog, ma psicologicamente allontaniamo da noi l’idea del pericolo, è qualcosa a cui non vogliamo pensare, eludendo ipocritamente il problema.
Il 26 dicembre u,s,, giorno di S. Stefano, improvvisamente in via delle Rose, a Piano di Sorrento, sono comparsi una ventina, o forse più, di scooteristi tutti in gruppo, abbigliati da Babbo Natale, i quali, a tutta velocità, a bordo dei loro motoveicoli, hanno diffuso, nell’aria tutt’intorno, una nube di fumi e polveri inquinanti; l’intera strada ne è rimasta invasa e la nube tossica, prodotta, ha reso irrespirabile l’aria per diverso tempo.
Un modo ignorante di colorire la festività e che, purtroppo, consacra l’analfabetismo ambientale, che regna sovrano.
La gente non si rende conto del danno quotidiano prodotto dai tubi di scarico delle auto. E in questo caso i Babbo Natale hanno offerto anche il loro contributo.
Gli esperti ammoniscono: lo smog non colpisce soltanto i polmoni ed il cuore, ma arriva direttamente al cervello, come dimostrato dagli studi.
Infatti le particelle dei fumi di scarico penetrano nel liquido cerebrospinale danneggiandolo, alterano il sistema nervoso, attaccano le proteine del cervello…un vero disastro. E vi sono in corso approfonditi esami per accertare il danneggiamento nelle sclerosi multiple e altre patologie.
Il non sapere queste cose crea un alibi: l’alibi dell’ignoranza, ma a pagarne le conseguenze siamo tutti noi.
I politici, le Autorità preposte si disinteressano dei problemi dell’Ambiente, dimenticando che sono problemi della vivibilità.
Recentemente, però, vi sono dei segnali positivi: i giovanissimi si stanno attivando per la difesa dell’Ambiente, in assenza dello Stato e di quella gran parte del genere umano preoccupata soltanto dal denaro e dal profitto.
Un lume di speranza?

avv. Augusto Maresca