Mafia nera a Castel Volturno, Cesare Diana: “Cellula va sgominata, italiani riottengano diritti persi”
CASTEL VOLTURNO. “Black Cats” ed “Eye”. “Gatti neri” e ”occhio”. Due termini che accostati alla vita quotidiana sembrano non avere senso, eppure, a Castel Volturno, stanno ad indicare le fazioni simbolo del dominio africano sul territorio.
Droga, prostituzione, rapine e chi più ne ha più ne metta, in un gioco dei ruoli che vede almeno i tre/quinti del territorio praticamente messo sotto scacco. La domitiana, a partire dalle porte di Baia Verde, in direzione Pescopagano, muta di metro in metro, pullulando di immigrati irregolari, dei quali, un gran numero, si concentra nelle sale scommesse prima di recarsi in strutture come “Palazzo Grimaldi”, centro di smistamento di droga. Il supermarket è punto di ritrovo, di sera, di giovani incapaci di uscire dal tunnel buio dell’utilizzo di stupefacenti. Addirittura, questa mattina, è arrivata la notizia dell’indagine avviata da agenti dell’FBI su traffico di organi e di esseri umani.
“Per anni abbiamo dato incondizionatamente, garantendo un tetto a chi è fuggito dalla guerra, a chi, costretto dalle situazioni, è andato via dall’Africa. Oggi stiamo continuando a dare senza sosta e la cosa paradossale è che siamo giunti al punto di garantire più diritti ai cittadini extracomunitari che a noi castellani – afferma preoccupato il futuro candidato sindaco Cesare Diana -.
Il tutto grazie al polso mancato dell’amato sindaco PD, Dimitri Russo, che, intento ad attuare le linea guida generali indicate dal partito sul territorio, non ha cercato di Port e nemmeno un limite all’afflusso sempre più costante di stranieri. Basta camminare a Pescopagano per capire che la presenza di extracomunitari è un problema da contrastare con prese di posizione forti e decise. Chi arriva nel nostro paese, deve avere un periodo di tempo ben definito per restare, dopodichè, qualora non abbia trovato un’occupazione legalmente annunciata , deve intervenire il governo.
La cellula nera va sgominata. Stiamo parlando di un sistema che supera, di gran lunga, il periodo di dominio casalese. Stiamo dando i numeri, ma Russo si limita ad accusare gli altri, a non intervenire, ad aspettare la fine di questo periodo d’oro da doppio stipendio. All’orizzonte c’è un’estate che – conclude -, cambierà la storia del nostro paese”.