Una magica serata di musica con i Bandita Sbandata. Ospiti speciali: Dario Sansone e Valentina Stella. L’inviata Pamela Cuomo
Napoli / Positano . Dall’inviata di Positanonews Pamela Cuomo . Un evento che merita risalto..
Da sempre la musica è un linguaggio universale in grado di unire popoli di ogni parte del mondo. Spesso è l’elemento portante tra giovani che ritrovano in essa la forza e la grinta di andare avanti. Esempio concreto sono i “Bandita Sbandata”, un gruppo di ragazzi dawn che grazie all’impegno costante del Maestro Sergio Sansone, con l’aiuto di tanti altri colleghi professionisti, hanno creato una band, composta da strumenti, percussioni e voci. Ieri si sono esibiti al Teatro Paradiso di Napoli, lasciando tutti col fiato sospeso.
Un ringraziamento speciale a coloro che si sono impegnati per la realizzazione della serata, in particolare all’ A.P.S. Le Muse per L’Oro, in collaborazione con Radio LDR e Caritas Diocesana Partenopea. Amichevole e solidale partecipazione di: Osanna, Antonio Onorato, Brasilian Jazz Project, Steely Fan, i quali hanno arricchito la serata, portando grinta ed entusiasmo.
La platea è stata onorata della presenza di Dario Sansone, voce dei Foja, nonché musicista, regista e disegnatore, volto amato da tutti per la sua estrema semplicità e cordialità. Il tutto si è concluso con la strabiliante Valentina Stella, icona del popolo partenopeo, con un’esibizione a dir poco fantastica.
La presenza di questi noti volti ha portato l’evento ad un livello davvero alto, ma l’attenzione è rimasta fissa sui “Bandita Sbandata”, con protagonista assoluto Stefano!
Serate del genere fanno capire come la musica sia quell’amico che non pretende mai nulla, bensì regala tanto, fa sorridere e conforta nei momenti difficili. Non importa quale sia il nostro genere preferito: la musica porta condivisione, scambio reciproco tra gli esseri umani, allevia il senso di solitudine e fa da sottofondo alle nostre vite.
Lunghi applausi per l’immensa magia che questi ragazzi sono riusciti a produrre con appena 7 note.