Maiori, affidamento campo di calcetto: la minoranza chiede sospensione bando

10 gennaio 2019 | 11:57
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Maiori, affidamento campo di calcetto: la minoranza chiede sospensione bando

A Maiori si torna a parlare della gestione del campo di calcetto comunale. Quattro mesi dopo le cessazioni dell’ultima gestione (con alcune irregolarità denunciate dal consigliere di minoranza Valentino Fiorillo), la giunta Antonio Capone ha deciso di bandire una nuova gara per affidare la struttura. Ora di questo bando, i gruppi consiliari di minoranza Orizzonte e Civitas 2.0, chiedono la sospensione. I consiglieri Enrico Califano, Maria Teresa Laudano, Lucia Mammato e Valentino Fiorillo, reclamano che il bando escludeva la maggior parte delle associazioni sportive, richiedendo l’iscrizione al registro delle imprese. Ecco il testo della nota:

“Avevamo fatto presente all’amministrazione che il provvedimento, oltre a penalizzare le realtà locali, andava contro il dettato del regolamento comunale il quale prevede esplicitamente che l'”affidamento in gestione, in via preferenziale, a società sportive ed associazioni dilettantistiche, enti di promozione, federazioni, che abbiano significativo radicamento territoriale” e comunque “previo esperimento di apposite procedure di selezione o, qualora ne ricorrano i presupposti, direttamente, secondo quanto stabilito dal presente regolamento”; solo in termini residuali, e “solo in caso di esito infruttuoso delle procedure di selezione” può essere contemplata la possibilità di affidamento ad entità imprenditoriali diverse.
L’articolo 5 dello stesso regolamento rafforza quanto evidenziato in quanto recita testualmente “L’affidamento della gestione degli impianti e degli spazi comunali è riservato in via preferenziale alle società sportive ed alle associazioni dilettantistiche, agli enti di promozione ed alle federazioni sportive nazionali”

Il tutto senza entrare ulteriormente nei termini del bando che prevedono l’affidamento per un solo anno eventualmente rinnovabile e non prevedono assolutamente le tariffe massime applicabili ma una ipotetica riduzione del 30% per le scuole calcio. Il gestore avrebbe dovuto anche provvedere a proprie spese a non ben definiti “interventi di adeguamento alla normativa di sicurezza”, nonostante fosse stato incaricato un tecnico esterno ad operare le dovute verifiche, con ulteriore disincentivo per quanti avessero voluto investire nella struttura vista la breve durata della gestione.
A dispetto delle rassicurazioni forniteci, il bando non è stato sospeso. Con la solita supponenza sono andati avanti e, fortunatamente, la procedura è andata deserta, nessuno ha partecipato, evitando così ulteriori contenziosi.
Il risultato è che l’unica struttura del genere a Maiori, dopo 6 mesi, continua a rimanere chiusa al pubblico anche se è stata autorizzata all’uso, gratuitamente, la scuola calcio locale. A questo punto ci chiediamo se le richiamate “normative in tema di sicurezza” siano rispettate a tutela dei bambini che la frequentano che ad oggi non possono nemmeno fare la doccia.
Intanto i cittadini continuano a non poter utilizzare il campo e chissà per quanto tempo ancora.
Ci risparmiamo ulteriori commenti”.