Piano di Sorrento/Meta: Il Liceo Marone incontra la Transgender Daniela Falanga al Teatro Delle Rose “E’ stata una scelta difficile”

8 gennaio 2019 | 12:17
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Piano di Sorrento/Meta: Il Liceo Marone incontra la Transgender Daniela Falanga al Teatro Delle Rose “E’ stata una scelta difficile”

Questa mattina al Teatro delle Rose, ospite speciale all’assemblea d’istituto del Liceo Publio Virgilio Marone di Meta: Daniela Falanga.

Daniela, che ormai opera nel settore sociale da tantissimi anni, è nata a Pompei 36 anni fa, figlia di un boss malavitoso violento e di una madre prima «nemica poi amica».

Si chiamava Raffaele prima dell’operazione, adesso è Daniela Lourdes Falanga, una donna che ha lottato contro i pregiudizi di una città difficile per rivendicare se stessa e diventare ciò che ha sempre sognato di essere.
«Adesso sono quello che desidero vedere, sono il mio specchio. Serena. Prima ero sola, inquieta, passiva, silenziosa. Ero altro, ero proiettata verso la morte, verso il niente».

Imprigionata dentro un corpo che non le apparteneva, è stata una delle poche trans – grazie alla sua intraprendenza – a non finire nel giro della droga e della prostituzione.

«Napoli è la seconda città dopo Rio de Janeiro per numero di trans», spiega Daniela. «È una realtà difficile, particolare e controversa allo stesso tempo. È includente, ma trovare un lavoro è difficile. Molte donne sono obbligate alla prostituzione, che non è mai una scelta».

Daniela, obbligata dalla madre fin da bambina a seguire corsi di karate per “mascolinizzarsi”, ha sempre saputo che quello maschile non era il suo mondo: «La mia infanzia è stata terribile. Da piccoli non si ha la possibilità di scegliere, tutto ci è imposto dalla famiglia in primis e poi da etichette sociali. Il colore delle bambine è il rosa, quello dei maschietti è l’azzurro. Se toccavi una Barbie erano mazzate, potevo solo giocare con i robot. Ero costretta a interpretare un ruolo che mi riusciva male». A 19 anni la grande decisione: diventare una donna!

Ora è una bellissima donna, con qualche insicurezza come tutte, che lotta per i diritti umani, soprattutto quello dei transgender.

L’incontro con gli studenti del Marone, è stato molto intenso ed interessante ed i ragazzi hanno sicuramente potuto apprezzare la storia di questa transgenter diventata un esempio da seguire per tutto il mondo.