A proposito del razzismo e dello sport: un pensiero di F. Perrella sulle idee di Ancelotti
Riceviamo e pubblichiamo questo pensiero contro gli insulti e qualsiasi forma di razzismo negli stadi di calcio, come nella vita quotidiana.
Le condivisibili idee dell’allenatore del Napoli Carlo Ancelotti a proposito della necessaria lotta da fare agli insulti e al razzismo negli stadi italiani non nascono dal nulla. Esse sono il frutto di riflessioni maturate dopo aver fatto una larga esperienza sui campi di calcio di tutta Europa (ha allenato, oltre a varie squadre italiane, il Chelsea, il Paris Saint-Germain, il Real Madrid e il Bayern Monaco) e dopo aver verificato che l’Italia si distingue dal resto d’Europa per la permanenza dell’usanza di insultare gli avversari e di fare cori razzisti contro i giocatori di colore delle squadre avversarie. Il caso di Ancelotti può essere utilizzato come esempio di sana sprovincializzazione e di influenza positiva dell’esperienza fatta nelle nazioni europee più progredite. Esso, nel suo piccolo, può essere considerato un modo di applicare nella realtà italiana ancora malata principi che ormai fanno parte della vita quotidiana delle principali nazioni dell’Europa occidentale. F.Perrella