Ravello, omicidio Patrizia Attruia: Enza Di Pino torna in carcere. Una telenovela con continui colpi di scena

10 gennaio 2019 | 17:01
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Ravello, omicidio Patrizia Attruia: Enza Di Pino torna in carcere. Una telenovela con continui colpi di scena

Ravello, Costiera amalfitana. La notizia di oggi è che Vincenza Di Pino torna in carcere, ma non ci si può limitare alla cronaca, Positanonews vuole riflettere su questa vicenda. Una telenovela, non solo giudiziaria, ma umana, che lascia sgomenti, sopratutto se pensiamo al contesto in cui avviene, nel cuore della Costa d’Amalfi, nel borgo di San Cosma e Damiano, santi taumaturghi venerati in tutta la Campania, un luogo apparentemente tranquillo, dove avveniva l’incredibile, e nessuno, apparentemente, vedeva nulla.

Eppure già dalle prime battute, sul nostro stesso giornale, commenti ancora presenti su Positanonews, che noi lasciamo liberi, qualcuno espresse delle perplessità. Che solo ora stanno venendo fuori.

Ma veniamo ai fatti . La donna è stata accusata dell’omicidio a Ravello di Patrizia Attruia, per i fatti avvenuti nel 2015 insieme a Giuseppe Lima. La decisione arriva dopo il pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione del 21 dicembre scorso, che ha annullato la sentenza della Corte di Assise di appello di Salerno. I Carabinieri della Stazione di Ravello hanno prelevato la 53enne dall’abitazione di Via Casanova, dove stava scontando gli arresti domiciliari. La donna si trova nella casa circondariale di Fuorni, in attesa del nuovo processo in Corte di Assise di Appello di Salerno.

Enza Di Pino dallo scorso 20 aprile, doveva scontare la sua di cinque anni, nella casa dello zio in via Casanova, con il permesso di uscire due volte a settimana. La Cassazione ha rigettato la parte in cui è stata riconosciuta, alla donna, la minima partecipazione ai fatti. Enza era succube di Lima, essendo stata costretta ad autoaccusarsi del delitto, per poi ritrattare in prigione: Giuseppe Lima sta scontando dal 21 maggio 2018 la pena di 18 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato, in concorso con la Di Pino. Ora resta da capire la posizione della ravellese, che all’epoca dei fatti accolse nelle proprie.

Ora non ci resta che attendere il prossimo colpo di scena di questa storia che lascia tanta amarezza e tristezza. Una ferita nel cuore.