Roma: Atterrato in tarda mattinata Cesare Battisti in Italia: il rientro a Ciampino, poi subito a Rebibbia

14 gennaio 2019 | 13:21
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Roma: Atterrato in tarda mattinata Cesare Battisti in Italia: il rientro a Ciampino, poi subito a Rebibbia

L’ex terrorista Cesare Battisti, arrestato due giorni fa all’Interpol,  è atterrato alle 11.30 a Ciampino. Come scrive Repubblica, Battisti, appena sceso dall’aereo, senza manette, è stato preso in consegna dal Gruppo operativo mobile della Polizia penitenziaria e portato a Rebibbia (la destinazione definitiva spetterà poi al Dap, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) dopo una sosta all’ufficio immigrazione per il fotosegnalamento.

“Sconterà l’ergastono non 30 anni.” queste le parole della Bonafede che attendeva l’atterraggio del Falcon 900 del Governo Italiano insieme al ministro Salvini a bordo pista.

Nel carcere romano sarà in cella da solo, con sei mesi di isolamento diurno, nel circuito di alta sicurezza riservato ai terroristi. Ad attendere il suo arrivo all’aeroporto di Ciampino c’erano anche Salvini e Bonafede. Questa mattina il procuratore generale di Milano, Roberto Alfonso, ha spiegato che Battisti sconterà l’ergastolo senza la possibilità di ottenere benefici. E ha aggiunto che le indagini stanno proseguendo per individurare la rete di fiancheggiatori dell’ex terrorista.

“Che vuole che le dica. Cesare, mio fratello, rientra a Roma e così abbiamo risolto tutti i problemi dell’Italia, le pensioni, il debito, tutto risolto con Battisti.”Non aggiungo altro, ha già detto tutto il ministro Salvini” ha detto Vincenzo il fratello del terrorista. ” Mentre Adriano Sabbadin, figlio del macellaio ucciso dai Pac nel ’79,  in lacrime davanti alla televisione ha commentato: “Papà ora riposa in pace”.

Battisti è stato preso a Santa Cruz, una città della Bolivia centrale, rintracciato grazie a un intenso lavoro di pedinamenti, geolocalizzazioni, 15 telefoni, pc e tablet intestati a prestanome sotto controllo. “È stata la tecnologia”, hanno confermato il procuratore generale di Milano, Roberto Alfonso e il sostituto pg Antonio Lamanna. E stata usata “una tecnologia molto avanzata, è stata seguita la scia internet, la localizzazione”.

L’ex terrorista aveva fatto perdere le sue tracce a dicembre dopo che era stato spiccato nei suoi confronti un ordine di cattura: in Brasile, a Cananea, sulla costa di San Paolo, dove risiedeva, non lo vedevano ormai da metà novembre.