Shock a Castellammare: neonato abbandonato all’ospedale San Leonardo

24 gennaio 2019 | 08:54
Share0
Shock a Castellammare: neonato abbandonato all’ospedale San Leonardo

Shock all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Una donna, infatti, ha partorito un bambino, maschietto, di circa tre chili e poi l’ha abbandonato al reparto di neonatologia senza lasciare nemmeno le sue generalità. Stando alle prime informazioni pervenute, la donna dovrebbe avere origini straniere, ucraine.

I medici hanno avvertito le Forze dell’Ordine e già in molti hanno mostrato la propria solidarietà: tante le mamme che hanno preparato al piccolino vari abitini e prodotti di primissima necessità. In realtà, la donna sembra che avesse fin da subito l’idea di abbandonare il piccolino in ospedale, mentre i medici hanno provato a farle cambiare idea. Ora il tutto verrà deciso dalla Legge.
Tutine, pasti, creme e tutti gli oggetti utili per un neonato, sono partite le donazioni dei cittadini di Castellammare. In poche ore l’ospedale San Leonardo è stato preso d’assalto dagli stabiesi che hanno voluto manifestare la propria vicinanza al bambino rimasto solo dopo che sua mamma ha deciso di procedere con l’adozione. La donna, che ha partorito pochi giorni fa, ha voluto per il suo piccolo un futuro diverso lasciandolo nelle mani dell’ospedale di Castellammare che ha poi allertato immediatamente gli assistenti sociali.

Oltre alle donazioni, sono arrivate anche tantissime richieste d’adozione per il neonato la cui storia ha fatto il giro dell’Italia. La città però ha risposto presente cercando di non far mancare nulla ai tanti infermieri e medici del San Leonardo che si stanno occupando di lui nelle ultime ore.

Il popolo stabiese ha così mostrato nuovamente il suo cuore grande nei confronti di un bambino che appena nato è rimasto solo in ospedale. La legge prevede che dopo il parto siano gli assistenti sociali a trovare una nuova famiglia al neonato anche se l’iter è in realtà molto complesso. Intanto l’ospedale, dopo le tante telefonate e anche dopo le prime donazioni, ha chiesto di fermare la macchina di solidarietà che si è messa in moto nelle ultimissime ore.