IL BULLISMO E’ TRISTEZZA – LICEO  SORRENTO #STOPBULLINGSALVEMINI

#MADICOSAPARLIAMO 

RUBRICA DI GIGI MARESCA 

IL BULLISMO È TRISTEZZA

In occasione della giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo “Un Nodo Blu” la 4L/B del Liceo Linguistico G. Salvemini ha presentato il 5 Febbraio al Teatro Sant’Antonino a #StopBullingSalvemini con gli interventi di:
– la Dirigente Scolastica
prof.ssa Patrizia Fiorentino 
– il capitano della Compagnia dei Carabinieri di Sorrento Marco La Rovere
– il pediatra dott. Carlo Alfaro
– la sociologa dott.ssa Anita Lotito

Nel teatro S.Antonino di Sorrento incontro di grande interesse socio-culturale con i ragazzi del Liceo Gaetano Salvemini ben coadiuvati nel lavoro di ricerca e studio dalla prof.Emanuela Rajola. Il confronto e lo studio come obiettivo per esaminare tutte le problematiche del fenomeno crescente del bullismo, dentro e fuori l’ambito scolastico.
Alla presenza della preside Patrizia FiorentinoL'immagine può contenere: 2 persone, persone in piedi, persone sedute e spazio al chiuso

che si è complimentata per il forte impegno delle classi, la partecipazione attiva di oltre 200 ragazzi. Sono state ascoltate con il supporto di video amatoriali e audiovisivi, gli interventi dei relatori. Con un interessante cortometraggio, gli approfondimenti sul tema, e con il supporto di immagini, video clip realizzati ed elaborati, da alcune classi e l’aiuto di un breve filmato, ideato dagli stessi studenti, è stato presentato il lavoro di studio fatto in aula dai gruppi di ragazzi e successivamente esposte ed integrate dalle relazioni tecniche e le testimonianze di autorevoli esperti in materia.

Il capitano dei carabinieri Marco Della RovereL'immagine può contenere: 3 persone, tra cui Emanuela Rajola, spazio al chiuso
del comando di Sorrento ha esortato con la sua esperienza e competenza, i ragazzi a tenere alta l’attenzione, circa il malessere dei ragazzi adolescenti, invitandoli a denunciare con coraggio un fenomeno triste e violento,
che contimuamente da troppo tempo condiziona, poi con il sorgere di fatti gravi il futuro degli attori,che hanno generato gesti, atti e comportamenti violenti.

Autorevole l’intervento di Carlo Alfaro amico poeta dottore e uomo di spettacolo.Artista che conosce il mondo degli adolescenti,molto bene per la sua attività professionale di pediatra sul territorio peninsulare e stabiese.

Dott.ssa Anita LotitoL'immagine può contenere: 2 persone, spazio al chiuso

Riportiamo sue dichiarazioni già pubblicate in altri convegni sul tema.

Il bullismo rappresenta una grave piaga sociale, ma anche sanitaria, per le conseguenze sulle vittime.

La reale dimensione del fenomeno, causa la scelta prevalente delle vittime di non denunciarlo, per vergogna o paura di ritorsioni, è in larghissima misura sommersa. La comunità scientifica stima che i casi reali siano almeno 25 volte quelli segnalati. Si sta anche abbassando l’età dei bulli, con molti casi già nei primi anni delle elementari.

Secondo i dati ISTAT, nel 2014, più del 50% degli 11/17enni è stata vittima di una qualche forma di bullismo. Essere vittime di bullismo costituisce, al pari dell’abuso fisico o sessuale, uno stress sia acuto che cronico per il bambino o adolescente, che può avere importanti implicazioni negative sulla salute fisica e mentale, con rischio di sviluppare diverse tipologie di disturbo, nell’immediato e a lungo termine.

Cosa si può fare per combattere contro questo fenomeno violento ?

Prof. Emanuela RajolaL'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi e persone sul palco

I consigli degli esperti sulla condotta più adeguata da tenere in caso di episodio di bullismo dedicato ai ragazzi:

Dr. Carlo AlfaroL'immagine può contenere: 1 persona, primo piano

Confidarsi: con amici, adulti di riferimento (genitori, insegnanti, medico, psicologo, persone di fiducia), o anche in modo anonimo col Telefono Azzurro, che ha appositamente attivato il numero verde 1.96.96 e la chat online http://consulenzaonline.azzurro.it/xchatty/chat.html. Non stare mai da soli in situazioni o luoghi a rischio di aggressione.Non manifestare di aver paura, arrabbiarsi, piangere, discutere: l’indifferenza è la migliore arma per smontare il bullo.Non sottostare ai ricatti.Non accettare le provocazioni, o rispondere alle botte, meglio far finta di niente e allontanarsi.Non cercare vendetta o rivincita.Utilizzare umorismo e autoironia.Evitare i contatti coi bulli, cambiare per esempio itinerario o luoghi di ricreazione.