Dissesto idrogeologico, ora lo Stato c’è!
E’ quanto dichiarato dal Premier Giuseppe Conte il cui Governo si appresta a varare il piano ”Proteggi Italia” che prevede 11 miliardi da spendere per la messa in sicurezza contro il dissesto idrogeologico. Oltre ad un disegno di legge per sveltire i cantieri, previsti 2,2 miliardi per l’agricoltura.
Roma – “Ci sono 11 miliardi da spendere” col piano “Proteggi Italia” perché vogliamo proteggere l’Italia e tutti i cittadini italiani, 3 mld sono immediatamente cantierabili, da spendere nei prossimi mesi” è quanto dichiarato dal Premier Giuseppe Conte, incontrando i cronisti dopo l’incontro con i governatori.
Secondo il Premier , quello che il Governo si appresta a varare rappresenta senz’altro il più grande piano contro il dissesto del territorio mai fatto. L’Italia continua ad essere un Paese fragile,pertanto serve una terapia del territorio per proteggerlo e metterlo in sicurezza. Le norme finora applicate sono state confuse e di conseguenza hanno ritardato gli interventi sul territorio. Ora bisogna semplificare e spendere meglio.
Proprio nel segno della concretezza, 3 degli 11 miliardi stanziati dal Governo nel triennio 2019-2021, saranno a disposizione in opere immediatamente cantierabili. Infatti entro il prossimo aprile saranno sottoposti alla cabina Strategia Italia e al Cipe i progetti urgenti e immediatamente realizzabili.
Il piano “Proteggi Italia” prevede soldi anche per le emergenze ambientali che hanno interessato, tra ottobre e novembre dello scorso anno, 17 regioni. Tra cui il Veneto (756 milioni), seguito da Liguria (333 milioni), Friuli Venezia Giulia (277), Abruzzo (202), Emilia Romagna (135) e Provincia autonoma di Trento (133 milioni. Nello stesso Piano sono previsti 2.3 miliardi per l’agricoltura che secondo il Ministro Centinaio (Lega) rappresenta l’investimento più importante nelle infrastrutture sull’agricoltura negli ultimi decenni. Sulla stessa lunghezza d’onda il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi (M5S) che ha dichiarato che saranno stanziati anche 1.6 miliardi di fondi europei che saranno messi a disposizione per le regioni. Oltre lo stanziamento di fondi per il dissesto idrogeologico è previsto un forte snellimento di leggi farraginose e poco chiare che impediscono i cantieri di partire. A tale proposito è previsto da parte del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa (M5S) un disegno di Legge denominato “cantiere ambiente” il cui scopo è il riordino del sistema affastellato di disposizioni normative e razionalizza risorse e poteri. Previsto un forte monitoraggio da parte del Governo ed in particolar modo dal Ministero delle Infrastrutture atto ad individuare le ragioni dei ritardi accumulati dai cantieri sul territorio nazionale. – 28 febbraio 2019 – salvatorecaccaviello