Icardi  ecco  l’aumento -Ma adesso Maurito deve riconquistare i compagni

23 febbraio 2019 | 07:38
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Icardi  ecco  l’aumento -Ma adesso Maurito deve riconquistare i compagni
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Icardi  ecco  l’aumento -Ma adesso Maurito deve riconquistare i compagni
Icardi  ecco  l’aumento -Ma adesso Maurito deve riconquistare i compagni

Il prolungamento del contratto dell’argentino dovrebbe essere il primo atto del nuovo corso nerazzurro. Tutti i retroscena della strategia di Marotta

La prossima settimana l’Inter presenterà al giocatore l’offerta di rinnovo Bonus legati agli obiettivi del club più che ai gol. L’accordo resta però lontano

6,5 milioni   Il nuovo stipendio Dai 4,9 milioni a stagione attuali, l’Inter proporrà a Icardi uno stipendio che arriverebbe a 6,5 milioni più bonus

Due stagioni in più Il contratto di Icardi scade nel 2021. Verrebbe prolungato di due stagioni (fino al 30 giugno non può firmare oltre il 2023)

Il ruolo di Wanda L’Inter “sognerebbe” di trovare un interlocutore più malleabile al tavolo della trattativa ma Wanda affila le armi per strappare le migliori condizioni

E Maxi Lopez va all’attacco della coppia

MILANO – Le acque erano già agitate e Maxi Lopez, ex marito di Wanda, ha pensato bene di metterci un altro carico. «Credo che i dirigenti dell’Inter si siano stufati di tutto quello che sta accadendo – ha raccontato in un’intervista rilasciata in Argentina -. E il rendimento di Icardi non è lo stesso. Molte volte gli agenti fanno la differenza perché sanno leggere le situazioni nelle trattative. Quando serve parlare e quando no. Un giocatore di un certo livello deve avere al suo fianco una persona di un certo livello». Come dire che l’ex moglie non lo è… «Ai tempi, mi aveva chiesto di diventare la mia agente». Ce n’è anche per Maurito: «Mi trovo peggio con lui che con lei, così ho deciso di non avere più contatti. L’altro giorno era il compleanno di uno dei miei figli e quando ho chiamato mi ha messo giù il telefono». La sorella di Maurito, Ivana, se l’è presa invece con il padre Juan, ora a Milano, a casa Icardi: «Mio padre si è già venduto. Non c’è nulla da fare».
La proposta per il nuovo contratto di Mauro Icardi è pronta e con ogni probabilità sarà recapitata all’entourage dell’ex capitano nerazzurro la prossima settimana. Avrà una durata fino al 2023 e partirà da una base fissa di circa 6,5 milioni, cifra che stagione dopo stagione avrà degli adeguamenti, di qualche centinaio di migliaia di euro, già stabiliti (li prevede anche l’accordo attuale, partito da 4,5 milioni e arrivato al terzo anno, ovvero quello in corso, a 4,9). Saranno previsti anche ricchi bonus che però saranno diversi rispetto a quelli attuali. La fascia da capitano invece non sarà oggetto di trattativa: quella non tornerà sul braccio di Mauro.

CONTA LA SQUADRA. Il nuovo contratto di Icardi, sempre se l’attaccante deciderà di firmarlo, sarà il primo del nuovo corso nerazzurro, che prevede premi legati per la stragrande maggioranza non al rendimento del singolo (gol, assist e presenze), ma ai risultati della squadra (trofei vinti e obiettivi raggiunti). Un po’ come succede alla Juventus, dove non a caso l’ad Marotta ha lavorato. Chiaro il fine: spingere i giocatori che hanno bonus a non concentrarsi sulla ricerca del gol, ma sul bene dell’Inter. I premi legati ai gol non piacciono neppure a Spalletti, che non a caso una settimana fa ha spiegato: «Certi bonus semmai si danno per i gol e per l’ultimo passaggio perché poi uno davanti alla porta tira invece di passare». Giusto, anche se poi bisognerebbe valutare le singole azioni per capire quando siamo di fronte a un assist e quando no. E soprattutto chi giudicherebbe? Il club o il giocatore? Da qui l’idea di puntare sugli obiettivi di squadra ovvero sui trofei, ma anche sulla qualificazione alla Champions (Icardi ha già un bonus pari al 10% dell’ingaggio fisso in caso di partecipazione), sul passaggio della fase a gruppi e chi più ne ha più ne metta. Nell’attuale contratto Mauro ha un bonus da 200.000 euro ogni 10 centri.

CHI TRATTA. L’Inter recapiterà la nuova proposta a Wanda Nara e al suo legale. Con la moglie-agente c’è già stato un primo incontro, richiesto dalla società che ha proposto il rinnovo. E’ chiaro che in corso Vittorio Emanuele preferirebbero trovarsi di fronte un interlocutore più malleabile della bella showgirl, ma sanno bene che l’accordo andrà trovato con lei perché, anche quando sarà reintrodotto l’albo dei procuratori sportivi (Wanda dovrebbe superare l’esame per avere i requisiti per sedersi a un tavolo), lady Icardi farà seguire la vicenda a un avvocato di sua fiducia e non a un altro agente. Il legame professionale tra lei e Maurito è a prova di bomba come testimoniano le ultime uscite pubbliche del numero 9: a fare la risonanza magnetica al ginocchio e a San Siro al suo fianco c’è sempre stata Wanda.

CLAUSOLA? NON VALE… La sensazione, viste le pretese economiche di Wanda (9-10 milioni), è che difficilmente sarà trovato un accordo per il rinnovo. Almeno fino al 15 luglio, la data in cui scadrà la clausola da 110 milioni. In realtà, se Mauro resterà fuori per tutta la stagione perché deciderà di non scusarsi con lo spogliatoio, pare complicato che qualche club si presenti e versi quei soldi (anche perché il ginocchio destro del bomber un “problemino” lo ha…). Più facile che qualcuno si palesi da metà luglio in poi chiedendo uno sconto consistente e che l’Inter, se non ci sarà stata prima una pace, sia obbligata a comprare un altro centravanti.

Ma adesso Maurito deve riconquistare i compagni

Feste per Ranocchia e l’ex ribelle Perisic, mentre Icardi ha evitato i social: segnali da non trascurare

In un angolo. Lì è finito Icardi, a poco più di una settimana dalla sua degradazione. E di fatto, più che la società, ce l’hanno spinto i compagni. E’ vero che quasi tutti, quando viene toccato l’argomento, dicono: «Lo aspettiamo». Ma dietro ci sono altre parole e soprattutto gesti che fanno intendere come lui ora sia più fuori che dentro. Ecco perché, innanzitutto, Maurito deve chiarirsi con il resto della squadra. Lo ha fatto intendere anche Zanetti a Sky. «E’ una questione di gruppo. Quando ci sono problemi nello spogliatoio vanno risolti al suo interno. Ma se ci sono i presupposti questa può essere un’opportunità per rendere il gruppo più forte. Non c’è niente di più importante della squadra. La fascia vuol dire essere esempio per i compagni dentro e fuori dal campo, va rispettata. Se ho parlato ad Icardi? No, ma se occorre sono pronto a farlo, per il bene dell’Inter».

IMMAGINI E PAROLE. Beh, le dichiarazioni di Zanetti aiutano a interpretare anche quello che è accaduto giovedì sera. A cominciare dal modo in cui è stato celebrato il gol di Ranocchia, ovvero da un abbraccio collettivo. Ma anche Perisic, quindi un elemento che a gennaio, con i suoi atteggiamenti, era diventato un corpo estraneo, è stato festeggiato in maniera particolare. Evidentemente, il croato ha usato le parole e i gesti corretti per reinserirsi. A completare la serata ecco le dichiarazioni dei protagonisti. «Inter ritrovata proprio adesso? Ci siamo stretti e abbiamo tirato fuori qualcosa in più», ha detto Ranocchia. «Nelle ultime tre-quattro partite abbiamo corso e lottato fino alla fine. Posso affermare che siamo stati più uniti», ha aggiunto Skriniar. «La fascia non è un trofeo, ma un privilegio. E non è importante chi la indossa», ha ricordato Handanovic, il nuovo capitano. E anche Lautaro, tra i più vicini a Maurito, oltre un affettuoso «In campo ci manca», ha pure avvertito: «Il conflitto tra lui e la società deve risolverlo in prima persona».

PERCORSO NETTO MA… E l’ex capitano in tutto questo? Giovedì sera, per questioni di sicurezza, come domenica scorsa, ha lasciato San Siro 5’ prima della fine, scambiando un rapido saluto proprio con Lautaro e D’Ambrosio ed evitando qualsiasi complimento via social per la vittoria. Mentre diversi nerazzurri hanno voluto dedicare un pensiero a Ranocchia. L’Inter sembra aver tratto beneficio dallo strappo. Da quando è out Icardi, infatti, sono arrivate 3 vittorie su 3, che diventato 6 su 6 considerando anche le altre assenze stagionali dell’attaccante. Ora, però, l’asticella si alza. Nel senso che la trasferta di domani in casa della Fiorentina darà un’idea significativa di ciò che possa fare l’Inter senza il suo bomber. E sarà soltanto il primo, perché poi seguiranno la doppia sfida con l’Eintracht e soprattutto il derby con il Milan. Chissà, un Maurito fuori dall’angolo probabilmente farebbe comodo.

Fonte:corrieredellosport