Italia nella morsa del maltempo: il Reno allaga l’Emilia, 1,5 metri di neve su Dolomiti
Danni e disagi provocati dal maltempo al centro nord. Ampia aree in Emilia sono allagate, almeno 300 gli sfollati, e il sindaco di Argelato chiede più uomini e mezzi per far fronte all’esondazione del Reno. Difficile la situazione in quota a causa di forti e diffuse nevicate: a Cortina sono caduti 90 cm di neve.
Continua il difficile fine settimana nel centro/nord Italia a causa del maltempo che sta sferzando il Paese. La situazione più difficile, dopo la risoluzione del blocco per neve dell’A22 del Brennero di ieri, rimane in Emilia dove il fiume Reno ha rotto gli argini, allagando ampie zone. “La breccia è stata chiusa, l’acqua sta defluendo lentamente, ma rimangono aree allagate abbastanza ampie e ora deve iniziare il percorso di assistenza ai cittadini che rientrano nelle case man mano che esce l’acqua”. Dice Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile.
Bologna, straripa il fiume Reno: enormi disagi per i veicoli
Il sindaco di Argelato: “Abbiamo bisogno di più uomini e mezzi”
“La situazione degli allagamenti ad Argelato è ancora importantissima, tante case e tante zone sono ancora sott’acqua. Abbiamo bisogno di più forze, mezzi e uomini”. Questo l’appello di Claudia Muzic, sindaco del comune della Bassa Bolognese sul cui centro abitato si è riversata l’acqua dell’esondazione di ieri del Reno a Castel Maggiore provocando anche blackout elettrici.
Bologna, esonda il fiume Reno. Centinaia gli sfollati: “Ci è arrivata una montagna d’acqua addosso”
3100296Pubblicato da Beppe Facchini
Ieri nella Bassa Bolognese, tra Castel Maggiore e Argelato, in seguito alla rottura di un argine del Reno, quasi 300 persone sono state evacuate. Dieci sono finite in ospedale per ipotermia, tra cui sei carabinieri travolti dall’acqua mentre prestavano soccorso. In seguito alla piena del Reno risultano al momento ancora chiuse la Nuova Galliera e la Trasversale di pianura in alcuni tratti. E’ stata invece riaperta la Centese. Il bollettino raccomanda anche di prestare attenzione alle buche che si sono create nelle strade a causa degli allagamenti.
In seguito alla piena del Reno risultano al momento ancora chiuse la Nuova Galliera e la Trasversale di pianura in alcuni tratti. E’ stata invece riaperta la Centese. Il bollettino raccomanda anche di prestare attenzione alle buche che si sono create nelle strade a causa degli allagamenti.
Bologna, il fiume rompe gli argini e l’acqua penetra nelle case
8772Pubblicato da Cronaca
Oltre 1,5 metri di neve sulle Dolomiti
Le prime forti nevicate dell’anno hanno portato oltre un metro e mezzo di manto bianco sulle Dolomiti bellunesi alle quote superiori ai 2000 metri. Nella stazione sciistica di Ra Vales, a 2615 metri, sopra Cortina, lo spessore della neve – segnala l’Arpav di Arabba – è di 154 centimetri, sul Piz Boe’ e al Col dei Baldi, sulle Dolomiti meridionali, raggiunge il metro e 50. Ma anche i centri di valle sono sommersi dalla neve. Altri fiocchi sono caduti su Cortina nelle ultime 24 ore, e stamane il capoluogo ampezzano si presentava con 90 centimetri di neve fresca. Abbondanti precipitazioni hanno interessato anche le Prealpi vicentina; a Campomolon, uno dei centri del fondo, sull’Altopiano di Asiago, lo spessore della neve accumulata è di un metro e 20.
Acqua alta a Venezia, punta 111 centimetri
Terzo giorno con alta marea sopra il metro a Venezia, dove la situazione meteo di bassa pressione e i venti da scirocco continuano a favorire il fenomeno. Stamane, riferisce il Centro maree del Comune, la punta massima di acqua alta è stata di 111 centimetri sopra il medio mare, verso le 8.30; ieri notte c’era stata una massima di 113 cm. Si tratta di quote classificate come ‘marea sostenuta’ (codice arancio); la misura di oggi comporta l’allagamento del 10% del centro storico.
Coldiretti, in campagne danni per milioni
“Sono finiti sott’acqua centinaia di ettari di coltivazioni seminati a grano” e “risultano invasi dal fango anche terreni preparati per le bietole e il mais con l’esondazione del fiume Reno in Emilia”. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti che sottolinea come l’ondata di Maltempo ha colpito l’agricoltura “lungo tutta la penisola, dalla Toscana alla Campania dove il Sarno non ha retto alla piena e ha provocato danni ingenti alle serre e alle colture in pieno campo”. I danni nelle campagne potrebbero “arrivare a milioni di euro”.
http://www.fanpage.it/