La felicita’ di Zielinski Rinnovo con il Napoli e matrimonio -Piotr l’instancabile: il polacco in crescita, il tecnico punta su di lui

23 febbraio 2019 | 07:25
Share0
La felicita’ di Zielinski Rinnovo con il Napoli e matrimonio -Piotr l’instancabile: il polacco in crescita, il tecnico punta su di lui
La felicita’ di Zielinski Rinnovo con il Napoli e matrimonio -Piotr l’instancabile: il polacco in crescita, il tecnico punta su di lui
La felicita’ di Zielinski Rinnovo con il Napoli e matrimonio -Piotr l’instancabile: il polacco in crescita, il tecnico punta su di lui

Piotr Zielinski, 24 anni, centrocampista polacco 

In campo 33 volte su 34 partite: stop in Coppa Italia per influenza

Il prossimo passo? Il matrimonio con Laura, la storica compagna, in estate: è Piotr Zielinski in persona ad annunciarlo, nel corso di un’intervista rilasciata in patria. E non soltanto questo: il centrocampista spiega anche di voler continuare a giocare con la maglia del Napoli, tant’è che i suoi manager stanno già trattando con la società il rinnovo del contratto, in scadenza nel 2021. E poi il giocatore svela una sua passione singolare: lui e Laura, infatti, coltivano limoni nel giardino di casa. «Sono talmente buoni che li mandiamo alle nostre famiglie in Polonia».

E undici. E nove. Tutte d’un fiato, senza sosta, senza pause: perché Piotr Zielinski, il potenziale fuoriclasse più annunciato della recente storia del Napoli, al bivio decisivo della carriera ha incontrato l’allenatore che forse più d’ogni altro lo sta aiutando a eliminare, definitivamente, la parola “potenziale”. L’uomo più presente della squadra? Piotr: 33 volte in campo su 34 partite, e al diavolo un’influenza che gli ha rovinato l’en plein. Il più utilizzato dell’ultimo periodo? Ancora lui: in campo per dieci volte di fila in campionato e sempre dall’inizio alla fine, con anche un gol all’attivo. A dirla tutta, dall’8 dicembre non ha fatto parte della formazione titolare soltanto una volta, con il Sassuolo in Coppa Italia, a causa della famosa febbre di cui sopra: da quella pausa forzata, complessivamente, sono state otto le sue partite consecutive. Domani nove con il Parma: è un po’ stanco, sì, ma Carletto punta forte su di lui. Forse il vero uomo sotto i riflettori del dopo-Hamsik: una specie di ritorno alle origini, considerando che di lui si parlava come dell’erede di Marek.

NEANCHE KALIDOU. E allora, la conferma. La continuità: sì, causa squalifica di due giornate dopo l’Inter, neanche l’insostituibile Koulibaly ha giocato quanto Zielinski da fine dicembre. E il che è tutto dire: dopo l’ascesa di Fabián, per un certo periodo preferitogli spesso nella casella di sinistra della linea a quattro di centrocampo, soprattutto in Champions, Piotr sembrava imbrigliato nella solita rete delle stagioni precedenti, ma poi la storia è cambiata. Nettamente: complice anche, e soprattutto, l’addio di Hamsik. La convivenza tra i due talenti, insomma, è stata favorita dalla partenza di Marek, con Ruiz incaricato della direzione del gioco e il collega stabilmente impiegato a sinistra. Fermo restando qualche deviazione in corso d’opera: tipo l’esibizione in regia di giovedì, con lo Zurigo.

CHE STRISCIA. Il fatto saliente, comunque, è che Zielinski ha finalmente trovato continuità: di impiego e soprattutto di prestazioni. I numeri, dicevamo, sono inequivocabili: dalla partita dell’8 dicembre 2018 con il Frosinone, tra l’altro quella del suo ritorno al gol dopo un lungo periodo di silenzio, il centrocampista di Z?bkowice Sl?skie, il paese che ancora oggi celebra il mito di Frankenstein, ha saltato una sfida. Con il Sassuolo in Coppa Italia, neanche convocato per l’influenza: poi, sempre in campo e sempre fino alla fine. Eccezion fatta con lo Zurigo al San Paolo, perché Ancelotti lo ha tirato fuori al 66’: in vista della trasferta in programma domani a Parma, certo. La striscia, insomma, è destinata ad allungarsi: non resta che stringere i denti e darci dentro. Anche sotto il profilo dei gol: ne ha realizzati 4 finora, 3 in campionato e uno in Europa League, ed è il primo centrocampista polacco in termini di reti. Mica male. Ma ancora poco, per il suo talento.

fonte:corrieredellosport