La Salernitana freme – Gregucci ha problemi di formazione Ma Calaiò è già carico: «Pronti a giocarcela»solito rebus nell’Hellas Grosso chiede continuità

22 febbraio 2019 | 07:38
Share0
La Salernitana freme – Gregucci ha problemi di formazione Ma Calaiò è già carico: «Pronti a giocarcela»solito rebus nell’Hellas Grosso chiede continuità
La Salernitana freme – Gregucci ha problemi di formazione Ma Calaiò è già carico: «Pronti a giocarcela»solito rebus nell’Hellas Grosso chiede continuità
La Salernitana freme – Gregucci ha problemi di formazione Ma Calaiò è già carico: «Pronti a giocarcela»solito rebus nell’Hellas Grosso chiede continuità

Il tecnico dell’Hellas, Fabio Grosso, 41 anni LAPRESSE

Hellas ok in 8 gare delle ultime 9 in B Il Verona è rimasto imbattuto in 8 delle ultime 9 sfide di B con la Salernitana (4 vittorie). All’andata ha perso 0-1 all’Arechi.

2 I successi granata nelle ultime 3 fuori La Salernitana ha vinto 2 delle ultime 3 trasferte: tanti successi quanti quelli nelle precedenti 23 gare esterne di B.

Dopo la vittoria di Ascoli, i granata cercano il definitivo rilancio play off al «Bentegodi»

verona 4-3-3

All.: Grosso. A disp.: 26 Berardi, 12 Ferrari, 27 Dawidowicz, 33 Empereur, 15 Balkovec, 29 Almici, 4 Henderson, 25 Danzi, 11 Pazzini, 23 Di Gaudio, 28 Tupta. Ind.: Crescenzi, Kumbulla, Munari, Ragusa, Tozzo. Squal.:-. Diff.: Marrone. Ultime: Di Gaudio potrebbe riposare. Laribi o Tupta nel tridente.
SAlernitana3-4-1-2

All.: Gregucci. A disp.: 1 Vannucchi, 34 Lazzari, 2 Pucino, 21 Schiavi, 32 Mazzarani, 20 Memolla, 7 Djavan Anderson, 6 Odjer, 11 Djuric, 27 Orlando. Ind.: Akpa Akpro, Di Gennaro, Vuletich, Bernardini, Perticone, Rosina. Diff.: Akpa Akpro, Jallow, Minala. Ultime – Mantovani o Pucino, A. Anderson o Mazzarani.
Ennesimo banco di prova per la Salernitana, chiamata a confermarsi dopo la vittoria di Ascoli. In una stagione a corrente alternata, i granata hanno bisogno di continuità per alimentare le ambizioni play off. Ma proprio il successo della scorsa settimana al Del Duca ha lasciato il segno. Infatti, l’infermeria si è affollata, due centrali difensivi sono out e Gregucci ha qualche dubbio di formazione. I convocati sono ventuno. Per quanto riguarda gli indisponibili, ai lungodegenti Akpa Akpro e Di Gennaro si sono aggiunti Vuletich, Perticone, Bernardini e Rosina. PERTICONE STOP LUNGO. In particolare, Perticone dovrà fermarsi per tre settimane dopo l’infortunio subito ad Ascoli. La risonanza magnetica a cui il difensore si è sottoposto giovedì ha confermato un trauma distorsivo-contusivo alla caviglia destra con interessamento legamentoso. Torna in infermeria Alessandro Bernardini a causa di una tendinopatia all’adduttore sinistro. Rosina, invece, accusa un dolore al piede mancino, mentre Vuletich ha riportato una distrazione al polpaccio sinistro.

DUBBI. Gregucci confermerà l’assetto 3-4-1-2, ma ha due dubbi di formazione. Il primo riguarda la difesa. Mentre Migliorini e Gigliotti sono abbastanza sicuri di giocare, per il ruolo di centrale di destra il tecnico dei campani tiene in caldo Pucino e Mantovani. Quest’ultimo ha sostituito Perticone ad Ascoli al momento dell’infortunio, ma in settimana Gregucci ha provato anche Pucino. L’altro dubbio riguarda il trequartista. Dopo il forfait di Ascoli, Andrè Anderson ha recuperato ed è pronto a riprendersi la maglia di titolare. Ma Mazzarani al Del Duca ha fatto molto bene e meriterebbe la conferma. Tutto dipenderà dalla scelta complessiva di Gregucci: se cioè schierare nella delicata sfida del bentegodi contro Grosso una squadra in partenza più offensiva oppure no.

FORMAZIONE. A parte questi due dubbi, la formazione sarà la stessa di Ascoli. Sugli esterni agiranno Casasola e Lopez, mentre Di Tacchio e Minala saranno i due mediani. In avanti giocheranno Calaiò e Jallow. Al Bentegodi l’Arciere ha già segnato tre gol nella sua lunga carriera: nella stagione 2003-2004 firmò una doppietta che diede la vittoria per 2-1 al Pescara, mentre tre anni dopo realizzò il gol del momentaneo 2-0 per il Napoli (la gara finì 3-1 per gli azzurri, che poi qualche settimana più tardi festeggiarono il ritorno in Serie A). «Spero di ripetermi. Affronteremo una squadra importante, ma non ci sentiamo inferiori a nessuno. Tutto dipende dall’atteggiamento in campo», afferma Calaiò. Per Lamin Jallow, fino a qualche settimana fa di proprietà del Chievo, si tratta di una sorta di derby personale. Peraltro, all’andata il gambiano realizzò il gol decisivo all’Arechi al termine di un’azione in profondità rifinita da Casasola.
TIFOSI AL FIANCO. A Verona, come sempre, la Salernitana non sarà sola. I campani saranno seguiti da circa quattrocentocinquanta sostenitori granata. In prevendita sono stati acquistati 416 tagliandi del settore ospiti, ma molti altri tifosi andranno in tribuna. Sono venti i precedenti in Veneto tra Verona e Salernitana con un bilancio di undici vittorie per i padroni di casa, sette pareggi e due successi per i granata. L’ultima vittoria della Salernitana risale al primo febbraio 1998. Il match finì 2-0 per la squadra allora allenata da Delio Rossi con i gol di Greco al 57’ e Kolousek al 90’.

solito rebus nell’hellas Grosso chiede continuità
«Di Carmine o Pazzini? Conta l’atteggiamento»
Due mesi senza vincere in casa: il Verona stasera intende rimettere al centro di tutto le proprie ambizioni. Magari verso la promozione diretta, a patto di tirare fuori personalità a quintali nell’anticipo odierno. Fabio Grosso sa di giocarsi molto contro la Salernitana, dopo aver tamponato i rischi di un esonero cinque giorni fa a La Spezia. SEMPRE SOTTO ESAME. Per l’Hellas – una squadra costruita con l’idea di dominare il campionato – questo girone di ritorno è un continuo esame. «Sappiamo di poter sbagliare sempre meno», ammette l’allenatore, che questa sera rischia di non avere Di Gaudio (comunque convocato non al meglio e fuori forma, stamattina c’è la rifinitura) che è in condizioni precarie. Il tridente, già privo di Ragusa e Matos, potrebbe essere sostenuto da Laribi insieme con Di Carmine e Lee. Mentre il rumeno Tupta – che resta una possibilità come titolare – ha segnato nell’ultimo successo interno, contro il Cittadella, ottenuto dal Verona. «Quella contro la Salernitana è una partita importante ma che non determina ancora nulla», prosegue Grosso. «Affrontiamo una squadra esperta, matura e fisica: non si vince per caso a Palermo e ad ascoli. Possono metterci senz’altro in difficoltà. Vogliamo mettere energia e intensità contro una squadra che all’andata ci ha battuto. So quali sono i valori tecnici del Verona ma conosco anche quelli morali. Faraoni mezzala? Lo Spezia, in mezzo al campo, aveva esperienza e fisicità. Noi spesso l’avevamo sofferta e quindi ho provato ad abbinare la qualità degli altri nostri due interpreti alla quantità e alla fisicità di Davide. Non sono mai scelte improvvisate, lavoriamo quotidianamente per trovare diverse soluzioni e non butto mai i ragazzi in campo senza aver provato qualcosa». L’EX VITALE. In prima linea anche Vitale, sul lato sinistro del Verona: il terzino a gennaio si è trasferito proprio dalla Salernitana. Un paio di indicazioni – compresa quella di Di Gaudio in panchina – da Grosso, alla vigilia, arrivano. «Non credo che giocheremo con due punte. Ma abbiamo terminato così l’ultima partita casalinga. Nel nostro modo di giocare non c’è l’idea di lanciare lungo e sperare che qualcosa succeda, ma giocare e proporre sfruttando le caratteristiche dei giocatori che sono in campo». ATTEGGIAMENTO. Note positive e negative della gara contro i liguri? «Al di là del risultato contro lo Spezia mi è piaciuto l’atteggiamento con cui si è giocata la partita, la voglia, l’attaccamento, l’energia e l’intensità che la squadra è stata in grado di mettere per tutti i novanta minuti. Ovviamente quando riesci a fare una partita del genere hai più probabilità di ottenere risultato, fermo restando che poi gli avversari hanno avuto le occasioni per rimettere in gioco la gara». Non sciolto il solito rebus chi sarà tra Di Carmine e Pazzini a guidare l’attacco. Ma nessuna distrazione dal turno infrasettimanale che opporrà l’Hellas al Lecce. «Ai ragazzi dico sempre che bisogna guardare partita per partita, sapendo che di volta in volta quelli che sono più in grado di affrontare la gara che arriva, saranno i protagonisti. Ecco perché ora siamo focalizzati solo sulla Salernitana». Una gara da vincere per evitare che si torni a parlare di un Verona incompioto e di una panchina a rischio invece di squadra in lizza per la A.
fonte:corrieredellosport