Maiori, nasce “IDEA COMUNE”: capogruppo sarà Raffaele Cipresso. Manifesto sulla questione scuole
Maiori, Costiera Amalfitana. Una nuova tegola per l’amministrazione di Antonio Capone, all’interno della sua stessa maggioranza, nasce un gruppo indipendente che si chiamerà “IDEA COMUNE”. Il capogruppo di “IDEA COMUNE” sarà Raffaele Cipresso, coadiuvato da un altro consigliere uscente di “Obiettivo Maiori”,Marco Cestaro. La giunta Capone scricchiola e ormai si complicano i giochi per una maggioranza che al momento regge per il voto di un solo consigliere, come avvenuto di recente sul caso della revoca del Terminal Sita.
Il gruppo esordisce con un manifesto che fa luce sulla questione scuole, nello specifico la realizzazione della nuova scuola di via de Jusola attraverso il Project Financing, legato ai progetti previsti inizialmente dal gruppo consiliare di maggioranza del sindaco Capone: IDEA COMUNE nel manifesto parla infatti di “tecnici che hanno avuto più influenza dei consiglieri”, preferendo quindi “sacrificare i due consiglieri ‘dissidenti”, ovvero Cipresso e Cestaro. Qui pubblichiamo integralmente il testo del manifesto:
Prima di affrontare la questione scuola, è necessario fare alcune considerazioni sugli amministratori che negli ultimi anni hanno avuto l’onore di rappresentare i cittadini maioresi in Consiglio Comunale, smettendo con la reiterata cattiva abitudine di scaricare le responsabilità sugli amministratori di turno.
Cominceremo, pertanto, col menzionare l’operato dei rappresentanti di Civitas i quali, proprio sul tema della sicurezza degli edifici scolastici, organizzarono la campagna elettorale (sono ancora vive le memorie del referendum e il sollievo per lo scampato pericolo causato dalla caduta dei calcinacci proprio nel plesso di via De Jusola).
E’ palese a tutti noi che quelle del 2010 erano solo promesse di propaganda: a nulla valsero quando gli stessi che oggi
postano e commentano in modo critico sui social si trovarono impreparati di fronte all’opportunità di beneficiare dei
finanziamenti per la ristrutturazione della scuola elementare presentando un progetto ritenuto inidoneo.
Anche noi, membri di questa amministrazione, abbiamo ritenuto prioritaria la questione scuola, tant’è che uno dei primi interventi del nostro mandato, è stato quello di destinare 40.000 euro ai lavori di manutenzione del plesso scolastico.
Purtroppo però tale iniziativa è mancata del dovuto seguito. Ci riteniamo, infatti, corresponsabili delle mancate opportunità che hanno segnato il destino del progetto scuola.
Abbiamo creduto ai nostri tecnici quando ritenevano precluso l’accesso ai fondi regionali di rotazione per la progettazione di tale opera, così come è avvenuto, ad esempio, per quella delle barriere soffolte.
E non solo: di fronte alle opportunità offerte dal MIUR, che metteva a disposizione fondi per rendere antisismici gli istituti scolastici, siamo rimasti ancora una volta fermi ad aspettare invece i privati che ci “tendessero una mano”.
Avevamo preso in considerazione, poi, l’ipotesi di mettere in relazione i due edifici scolastici con un unico project financing, concedendo ad un privato la possibilità di realizzare una struttura ricettiva in via Capitolo in cambio di un nuovo edificio scolastico in via De Jusola senza oneri per il Comune e soprattutto senza box. Per gli stessi tecnici anche questo non era ammissibile.
Forse eravamo ignari del vero motivo che ha spinto l’attuale gruppo Obiettivo Maiori a scegliere di raggruppare in un solo plesso scolastico tutte le scuole: la realizzazione di un centro polifunzionale in via Capitolo, interamente finanziato dai privati. L’opera prevede (così come si evince dall’opuscolo “Verso la meta”) la costruzione di un albergo, centro congressi, piscina, parcheggio ecc.. gestito dal “benefattore” di turno.
Ci sembra di ricordare, però, che in una delle ultime riunioni a cui abbiamo partecipato, si era deciso, all’unanimità, di accantonare il progetto perché non vantaggioso per il Comune. Evidentemente il tecnico di fiducia è riuscito, ancora una volta, a convincere tutti che la soluzione proposta fosse quella più pertinente e, conscio delle sue capacità
persuasive, ha incaricato una società a verificarne la fattibilità senza alcun indirizzo politico.
Vogliamo, inoltre, precisare che quando abbiamo condiviso la formula del project financing, credevamo di poter ottenere un punteggio aggiuntivo per le opere cofinanziate, ma questo puntualmente non si è verificato.
Per l’ennesima volta i suggerimenti ricevuti non ci hanno consentito di ottenere il finanziamento necessario diversamente da quanto si è verificato nel comune di Agerola, ad esempio, che ha ricevuto con lo stesso bando 4,6 milioni di euro per la costruzione di una nuova scuola.
Il nostro sindaco crede ancora nella possibilità di ottenere il finanziamento dei 3.150.000 di euro ma perché allora non ha presentato un progetto in cui si prevede la copertura dei costi di realizzazione della sola struttura scuola e ne ha approvato uno che invece obbliga l’ente, per dieci anni, alla corresponsione di un canone annuo di € 60.000, per la manutenzione e il costo delle utenze oltre allo sfruttamento dei 75 box?
Vorremmo chiedere a chiunque, e soprattutto al tecnico di turno, se dopo aver ristrutturato un appartamento abbia
corrisposto alla ditta un canone annuale per la manutenzione dello stesso.
Come sopra dimostrato, ci sembra che i tecnici abbiano avuto più influenza dei consiglieri eletti, tant’è che il sindaco, a fronte di una richiesta da noi avanzata di riorganizzare la macchina amministrativa fino a quel momento scarsamente produttiva, ha preferito sacrificare i due consiglieri “dissidenti” piuttosto che spostare le sue pedine.
Noi continuiamo a credere che la realizzazione di una nuova scuola sia necessaria, dobbiamo però evitare per l’ennesima volta inutili speculazioni in vista delle nuove elezioni.
Suggeriamo quindi di realizzare gli interventi necessari previsti dai NAS; accantonare l’attuale progetto e investire risorse per la progettazione di un nuovo edificio scolastico interamente finanziato con i fondi comunali (visto che ad oggi, senza la certezza di beneficiare del contributo regionale, i tre milioni previsti saranno comunque a carico dei
cittadini) o con eventuali fondi europei.
Volevamo, infine, ringraziare i “poco lungimiranti cittadini”, così definiti dal sindaco, per l’esposto presentato che ha
permesso cosi di far emergere le carenze della struttura a differenza di quanto i tecnici di turno, impegnati in altre
progettazioni, non hanno mai verificato, mettendo in pericolo la salute dei nostri bambini.
Il nostro sindaco dovrebbe associarsi a noi e ringraziare quanti gli hanno finalmente fatto capire che la sicurezza dei suoi cittadini viene prima di qualunque sogno faraonico, per non dire altro, di un tecnico di turno.