Micai da “horror”, il Benevento ne approfitta e si prende il derby contro la Salernitana
Tante, troppe polemiche in settimana da cancellare con una vittoria contro il Benevento. E’ questo l’auspicio della Salernitana chiamata ad affrontare all’Arechi la quinta forza del campionato in netta ascesa dopo il successo di appena sette giorni fa contro il Venezia. Un derby di rilancio per i granata, di conferme per gli ospiti. Lo spettacolo si preannuncia assicurato nonostante un pubblico non da primissime posizioni. Lo scialbo pareggio di Padova, ed il “freddo” mercato invernale condotto dalla società di Via Allende hanno spinto poco più di 9 mila spettatori. Tanti per una normale piazza di B, pochi per le capacità e la passione per una città come Salerno.
Gregucci conferma l’undici anti Padova con la sola novità di Lopez schierato sulla corsia mancina. Ancora una chance dal primo minuto per D. Anderson nell’inedita posizione di trequartista destro con Jallow unica punta. Panchina per Calaiò. Benevento con l’ex Coda punta centrale supportato da Roberto Insigne. Tanti applausi per l’ex granata meno per Improta, sonoramente fischiato dai supporters granata.
Parte subito forte il Benevento con Improta che ben servito da un filtrante in area di Insigne spedisce di poco a lato alla sinistra della porta difesa da Micai. Primi quindici minuti equilibrati, la Salernitana tiene botta alla maggiore qualità del Benevento giocandola a viso aperto sul piano del palleggio. Buona chance per A. Anderson che di testa impegna a terra Montipò dopo un preciso cross dalla destra di D. Anderson. Dopo appena un minuto Bonaiuto, su capovolgimento di fronte, costringe Micai alla deviazione in angolo da pochi passi. E’ ancora l’estremo difensore granata protagonista stoppando una conclusione dalla distanza di Letizia.
Pronti via, ed il Benevento passaggio complice una clamorosa papera di Micai. Nel tentativo di smanacciare un corss l’estremo difensore granata butta clamorosamente la palla in porta. Un autogol incredibile che certifica la stagione no dell’ex portiere del Bari. La Salernitana accusa il colpo e dopo pochi minuti rischia il raddoppio con un contropiede di insigne che innesca Coda a tu per tu con Micai che stavolta respinge alla disperata la conclusione del numero 9 avversario. Gregucci cambia le carte ed inserisce Di Gennaro e Calaiò per migliorare la pericolosità offensiva. La Salernitana prova il forcing finale ma senza costrutto, e così il Benevento si porta a casa una vittoria importantissima che la posiziona al terzo posto in classifica.
Reti: aut. Micai 50°
SALERNITANA (3-4-2-1): Micai; Perticone ( Rosina 56°), Migliorini, Gigliotti; Casasola, Minala ( Di Gennaro 75°), Di Tacchio, Lopez; D.Anderson, A.Anderson ( Calaiò 78°); Jallow. A disp. Vannucchi,, Bernardini, Mantovani, Memolla, Pucino, Schiavi, Mazzarani, Di Gennaro, Orlando, Rosina, Djuric, Vuletich, Calaiò. All. Angelo Gregucci
BENEVENTO (3-5-2): Montipò; Volta, Antei, Bonaiuto, Caldirola ( Tuia 84°), Letizia, Crisetig, Del Pinto ( Viola 80°), Improta; Insigne, Coda ( Armenteros 86°). A disp. Gori, Tuia, Viola, Costa, Tello, Crisetig, Di Chiara, Tello, Gyamfi, Goddard, Ricci, Asencio, Armenteros. All. Christian Bucchi
Top e flop di Salernitana-Benevento: nessuno sugli scudi; preoccupante sterilità in avanti
A coronamento di una settimana di veleni, la Salernitana è stata battuta a domicilio dal Benevento. Terza sconfitta di fila tra le mura amiche per una squadra che non riesce a scrollarsi di dosso una preoccupante sterilità offensiva e la tensione che, a detta di alcuni interpreti, era dovuta alla precedente gestione tecnica. Individuare, come la rubrica vorrebbe, dei top sarebbe un esercizio estremamente fine a sé stesso: Migliorini, fin quando non è stato lasciato in campo aperto, ha confermato il buon momento di forma; Di Tacchio e gli esterni di centrocampo, se non altro, c’hanno messo tanto impegno. Ma non può bastare. Abbondano invece i flop.
Micai – è assodato, alterna miracoli a svarioni. Di questo passo, però, non è detto che a fine campionato il bilancio si chiuda in attivo. Sblocca una partita che sino a quel momento era rimasta giustamente inchiodata sullo zero a zero.
Sterilità offensiva – la Salernitana, in avanti, proprio non funziona. Incisività ridotta al lumicino, Jallow non sembra in grado di caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco. Calaiò, in posizione dubbia, ha già centrato la porta. Probabilmente la Salernitana dovrà appellarsi a lui per risolvere il problema. Ma servirà anche un deciso miglioramento in fase di costruzione e rifinitura.
Fattore Arechi – se ad inizio stagione era stato un fortino, adesso è diventato un colabrodo. Terza sconfitta consecutiva tra le mura amiche per la Salernitana, la quarta nelle ultime cinque. Un ruolino di marcia da zona retrocessione. E non può essere colpa della pressione. Quella c’è sempre stata.