Monte Faito, Vico Equense. Pino De Vivo: “si vocifera un sequestro dell’area sversamento dopo le denuncie ultime fatte a 360 gradi ma si metterà tutto sotto tappeto”

11 febbraio 2019 | 12:53
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Monte Faito, Vico Equense. Pino De Vivo: “si vocifera un sequestro dell’area sversamento dopo le denuncie ultime fatte a 360 gradi ma si metterà tutto sotto tappeto”
Monte Faito, Vico Equense. Pino De Vivo: “si vocifera un sequestro dell’area sversamento dopo le denuncie ultime fatte a 360 gradi ma si metterà tutto sotto tappeto”
Monte Faito, Vico Equense. Pino De Vivo: “si vocifera un sequestro dell’area sversamento dopo le denuncie ultime fatte a 360 gradi ma si metterà tutto sotto tappeto”
Monte Faito, Vico Equense. Pino De Vivo: “si vocifera un sequestro dell’area sversamento dopo le denuncie ultime fatte a 360 gradi ma si metterà tutto sotto tappeto”
Monte Faito, Vico Equense. Pino De Vivo: “si vocifera un sequestro dell’area sversamento dopo le denuncie ultime fatte a 360 gradi ma si metterà tutto sotto tappeto”
Monte Faito, Vico Equense. Pino De Vivo: “si vocifera un sequestro dell’area sversamento dopo le denuncie ultime fatte a 360 gradi ma si metterà tutto sotto tappeto”

Vico Equense. “Si vocifera da più giorni – dichiara PinoDeVivo, residente al Faito – un sequestro dell’area sversamento dopo le denuncie ultime fatte a 360 gradi, nonostante ciò si tenta di mettere tutto sotto il tappeto, “è sempre andata così”, quante volte me lo sono sentito dire, grazie agli amministratori, residenti e associazioni compiacenti, i Faito lovers, che vedono a comando quello che al Faito viene perpretato da molti anni.

Inutile dire che ormai si ha un quadro completo di chi ha ritenuto che, questo “andazzo” è convenuto a tanti per fare i propri comodi e per mantenere la montagna in uno stato precario dove, da una parte “i villeggianti discendenti” mantenevano il Faito come salotto verde e a basso prezzo, dall’altra parte si lavicchia, piangenti e compiacenti di tutte le operazioni di “Royalty” avvenute al Faito.

Strade senza illuminazione e fili elettrici ad altezza bambini, fogne a cielo aperto, strada Cresta, strade non asfaltate con buche enormi, Via delle Pendici, strada Allacciamento, un solo bocchettone per l’allaccio per i Vigili del Fuoco, Aree sequestrate e recintate da malavitosi della vicina Moiano, capanne costruite con le lamieremesse a riparo per strutture del Faito, cavalli che cadono da dirupi e muoiono, poverini, alberi bruciati che cadono alla prima raffica di vento, taglio di alberi selvaggio e tagli con relativa certificazione a pagamento, sversamenti di materiali edili e inquinanti.

Quando si renderanno conto, tutti, che è giunto il momento di mettere una pietra al passato e cominciare una nuova era per il futuro del Faito, fatto da unione, responsabilità e onestà tra tutte le parti – conclude – ben vengano attività che possano far conoscere la montagna e a portare nuova gente al Faito, ma senza I SERVIZI, senza IL CONTROLLO del territorio e senza una strategia unica e condivisa farà solo un ulteriore danno ad una montagna che non ha bisogno dell’Uomo ma di gente onesta”.