NAPOLI Da avvocato a senzatetto in otto mesi. L’incubo di Ludovico: chiuso lo studio, ora dorme in strada

9 febbraio 2019 | 16:32
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NAPOLI Da avvocato a senzatetto in otto mesi. L’incubo di Ludovico: chiuso lo studio, ora dorme in strada

Ludovico (nome di fantasia) è un uomo che fino ad un anno e mezzo fa aveva una vita normale, come tanti. Anzi, aveva una carriera di successo: lavorava come avvocato in uno studio civlista. Ma pochi mesi fa la sua vita è crollata, come un castello di carta. Ora Ludovico vive per strada, è diventato un senzatettoIl Mattino ha raccontato la sua storia.

L’ultima volta che Ludovico ha dormito in un letto era otto mesi fa. Ora la sua casa è una panchina di piazza Vanvitelli, nel quartiere Vomero, a Napoli. Il suo letto una pila di cartoni e un lenzuolo, che sistema ogni sera all’uscita della metropolitana.
«La mia – racconta Ludovico al Mattino – è una storia complicata. Ho 55 anni, sono un avvocato civilista; lavoravo fino a un anno e mezzo fa in uno studio legale qui vicino». Poi, in breve tempo, la situazione è precipitata. «Per una serie di disavventure – prosegue – lo studio, che era di mio cugino, fu costretto a chiudere. Provai a guardarmi intorno, mi rimisi su piazza a cercare lavoro altrove, ma fu dura. Niente».

I mesi trascorrono e Ludovico alla fine resta disoccupato. A quel punto non gli resta che la famiglia. Ma Ludovico si rende conto che la seconda moglie del padre defunto da poco, di lui non vuole saperne. La porta che fu della casa in cui è cresciuto non sarà l’unica a chiuderglisi bruscamente in faccia. Suo fratello minore, dopo averlo tenuto con sé per alcuni mesi, un bel giorno gli fa capire che il tempo è scaduto. «Ecco come mi ritrovo a dormire in strada – conclude – A mio nome non ho più intestato nulla, nemmeno la casa paterna. Qui vicino abitano alcune mie zie: e quando passano di qua e mi vedono girano la faccia dall’altra parte».

Ma ci sono anche persone che esprimono la loro swolidarietà a Ludovico ogni giorno, come gli abitanti di piazza Vanvitelli. Intorno a lui si è stretta anche la rete dell’associazionismo: nei loro giri notturni i volontari della «Ronda del Cuore» provvedono ogni sera a portargli un pasto caldo; di giorno si aprono le porte della parrocchia di San Gennaro ad Antignano, ed è lì che l’uomo riesce a fare una doccia e a radersi.
Giorni fa un post di un collega di Ludovico – il penalista Gennaro De Falco – ha smosso anche le acque della categoria: «So di un avvocato napoletano della mia età che dorme per strada e che viene assistito dalla parrocchia di piazza Vanvitelli, mi hanno detto dove si accuccia di notte ma ho paura di cercarlo e si scoprire di conoscerlo. Vorrei solo che i colleghi si unissero a me nel dargli una mano».

Il caso di Ludovico sta per giungere anche all’attenzione del Consiglio dell’Ordine, e più di un avvocato – a cominciare dal consigliere decano Roberto Fiore – si è detto disponibile anche ad aiutare a trovargli una sistemazione dignitosa per sottrarlo al freddo e alle notti in strada.