NAPOLI-TORINO 0-0
Terzo 0-0 nelle ultime quattro, 18° legno colpito e -13 dalla vetta della classifica. La serata del Napoli si può sintetizzare con questi numeri e non tiene conto dell’incredibile numero di occasioni avute nel corso dei 90 minuti, ma tutte alla fine tremendamente sprecate, in un epilogo identico a quello di settimana scorsa. Milik e Insigne vanno in doppia cifra per spaventi creati dalle parti di Sirigu, sempre prontissimo ogni volta che viene chiamato in causa, e gli azzurri gridano vendetta su quel clamoroso palo colpito dal nuovo capitano – dopo l’addio di Hamsik – a un quarto d’ora dal termine. Il Toro da parte sua non crolla mai sotto la pressione dei padroni di casa e difende un punto prezioso senza mai creare pericoli a Ospina, se non si conta quel brivido finale da corner. Il capocannoniere di Ancelotti questa volta spara a salve e sciupa almeno sette occasioni da rete, non scrollando i suoi da quello che 0-0 che dura tutta la partita e crea un solco pesantissimo nella lotta Scudetto. Il Napoli resta a -13 dalla Juve e smarrisce le sue ambizioni in campionato, mentre i granata restano agganciati alla zona Europa.
Milik spreca, Insigne sfortunato
Ancelotti ne cambia due rispetto a Zurigo, con il rientro tra i pali di Ospina e l’inserimento sulla corsia sinistra di Hysaj per Ghoulam. In attacco è sempre Milik ad affiancare Insigne, mentre dall’altra parte Mazzarri ritrova Nkoulou, rientrante dalla squalifica, e opta per Berenguer alle spalle di Belotti. Il primo tempo del Napoli è la replica di quanto visto a Firenze, con un quarto d’ora di sostanziale equilibrio e poi monologo azzurro, con occasioni in abbondanza per il duo offensivo. È in particolare il polacco a sfiorare la rete, con un primo tiro al volo sporco e poi più volte a un passo dal vantaggio con tre azioni fotocopia. Manovra sviluppata sulla sinistra, con l’imbucata per il centrocampista in area e cross di prima sull’altro lato per il numero 99. Quest’ultimo aumenta gradualmente il grado di pericolo delle sue conclusioni, ma non riesce mai a sfruttare a pieno gli assist di Zielinski e Fabian Ruiz. Ci prova tanto anche Insigne, prima lanciato in profondità da Malcuit a tu per tu con Sirigu e ipnotizzato dal portiere con i piedi, e poi innescato dal partner d’attacco, con il portiere del Toro ancora protagonista. Il tema dell’incontro resta lo stesso anche nei secondi 45 minuti, con Sirigu chiamato ancora a un intervento tempestivo sul suo palo dopo il sinistro di Milik. La chance più clamorosa arriva al 74’, quando Insigne prende la mira e lascia partire il suo classico destro a giro: il portiere degli ospiti guarda e prega, con la palla che si stampa sul palo. La sfortuna taglia il fiato ai giocatori di Ancelotti negli ultimi minuti e neanche il doppio cambio, con l’ingresso di Mertens e Verdi, riesce a dare la scossa giusta per strappare i tre punti nel finale. È il Torino, al contrario, a costruirsi una buona opportunità nei minuti di recupero. Allan, invece, si vede prima espellere da Fabbri per doppio giallo, ma il VAR cambia la decisione e il giallo viene indirizzato verso Malcuit, vero autore del fallo sulla ripartenza di Belotti. È l’ultimo atto di una partita che non cambia il verdetto iniziale e dà un ulteriore segnale al campionato.