Positano, Sorrento: Grande successo per Giuseppe Marrone, nuovo scrittore emergente

Giuseppe Marrone, è nato a Sorrento il 9 maggio 1996. La sua famiglia ha origini positanesi. Si è diplomato presso il Liceo Scientifico G. Salvemini di Sorrento e attualmente studia Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Salerno. Nel 2017 partecipa alla traduzione dal latino del RegimenSanitatisSalernitanum, poi pubblicata nel volume Naturalmente sani. Il nuovo Regimen della Scuola Medica Salernitana (Edizioni EUTòPIA, 2017).
Sulla riva è la sua silloge d’esordio.

Sulla riva (Oèdipus Edizioni, 2018) è una silloge poetica suddivisa in tre sezioni: La città, gli uomini; Le osservazioni;Sulla riva, che dà il titolo alla raccolta.
Tema portante della prima sezione è il rapporto dolce e amaro tra l’uomo e l’ambiente della piccola cittadina di provincia, fatto di memoria e ansia per l’avvenire. I trenta testi che compongono la sezione Le osservazioni sono invece di carattere miscellaneo, sia nel contenuto che nel metro, anche se a risultare dominante è il tema amoroso. Conclude la silloge un poemetto diviso in quattro parti; protagonista è l’eterno, instancabile e tragico cercarsi di uomo e donna, in ogni tempo e al di fuori del tempo stesso.
Ecco alcuni estratti del giovane scrittore esordiente:
I
Un vento salato monta dal mare.
Nell’aria c’è sapore di bufera,
imminente risciacquo della terra;
lontana, sul marciapiede opposto,
una ragazza bruna tira avanti
calcando il passo sul secco selciato.
Stentate sventolano le bandiere
ritte sul frontale del municipio,
intrise nel malto della salsedine.
L’acqua purificherà questi luoghi
da troppo tempo ancorati al dolore.
II
Il treno attraversa la carne smunta
del vecchio borgo rimasto impietrito
passandovi sopra senza ferire,
come ignorando il debole cosmo
che nel circondario della stazione
lentamente si rimescola e brucia.
Poche le luci accese, la piazzetta
deserta. Un’istantanea ingannevole
per ripagare l’assurdo vissuto.
Infine si riparte, senza meta.
Il viaggio concilia la sonnolenza
Ci rende capaci di dimenticare.
III
Un’altra crepa si è aperta nel muro
della casa che mi ospitò bambino;
un altro secco colpo da patire
col medesimo, solito silenzio.
I ricordi non hanno più alcun peso,
i morti sono morti per i vivi,
le crepe dei muri si riparano,
le mie possono solo allargarsi.
Avere artisti così giovani in Penisola dovrebbe essere un vanto per tutti noi. Un grande in bocca a lupo e complimenti dalla redazione di Positanonews.