Reddito di cittadinanza, requisiti e modalità di accesso
Reddito di cittadinanza e quota 100 sono i due principali provvedimenti del governo per questo 2019.
Il reddito di cittadinanza ha l’obiettivo di sostenere, non solo economicamente, le persone che:
– hanno perso il lavoro involontariamente;
– non hanno un reddito;
– hanno un reddito da lavoro ma ce l’hanno troppo basso per vivere dignitosamente.
In sintesi si indicano i principali punti e i siti ufficiali dove presentare domanda e reperire informazioni.
I requisiti base per accedere al RdC sono:
Cittadinanza italiana, europea o risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa. Reddito: ISEE inferiore a 9.360 euro annui; patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30.000 euro annui; patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può arrivare fino a 20.000 per le famiglie con persone disabili. Una volta presentata la domanda l’Inps procederà alla verifica dell’effettivo possesso dei requisiti. E se si rientra tra i beneficiari l’importo (variabile in base alle condizioni) sarà erogato tramite una prepagata di Poste Italiane. Dopo le procedure e l’accettazione i cittadini saranno contattati dai centri per l’Impiego per concordare i percorsi di formazione da seguire sino alla individuazione dell’eventuale nuovo impiego.
La domanda può essere presentata tramite il sito ufficiale mediante accesso con Spid www.redditodicittadinanza.gov.it (sito attualmente attivo per informazioni, le domanda potranno essere presentare dal 6 marzo), tramite poste italiane o tramite patronati e CAF.
Le domande andranno presentate a partire dal 6 marzo e il reddito per chi ne ha diritto sarà erogato a partire da aprile 2019.
Insieme al reddito di cittadinanza è stato predisposta anche la possibilità di richiedere la pensione di cittadinanza per i nuclei familiari composti da over 67 per integrare la pensione dei meno abbienti fino al raggiungimento del reddito di cittadinanza, comunque sempre tramite carta prepagata non attraverso integrazione dell’assegno pensionistico.