SOLIDARIETA’ A MARINA GRANDE PATRIMONIO DEL MONDO Rubrica #MADICOSAPARLIAMO
MARINA GRANDE PATRIMONIO DEL MONDO
Luogo romantico e pieno di storie uniche di donne e di uomini. La zona di Sorrento più genuina, unica per la bellezza antica, che ha fatto innamorare De Sica e Sofia Loren e il mondo. Terra d’ amore per il mare, comunità di famiglie che vivono in tranquillità, zona non ancora toccata dall’urbanizzazione selvaggia e dal turismo massificato. Così alcuni giornali scrivono della nostra Marina Grande caratteristico borgo dei pescatori. Marina Grande è separata dal resto della città da un promontorio su cui un tempo sorgeva la villa del nipote dell’imperatore Augusto.
L’accesso alla marina è davvero unico e caratteristico, perchè avviene attraverso un’antica porta (del III secolo a.C.) che è stata costruita usando grossi blocchi di roccia calcarea. Recuperata al suo splendore da un impegno del Rotary club Sorrento e grazie alle capacità di un amico di Sorrento, il dr. Baldo Liguori un imprenditore che oggi ci guarda dal cielo blu sorrentino.
Nel XV secolo la porta di Marina Grande era l’unico accesso alla città dal lato mare e dopo la demolizione delle antiche mura avvenuta nell’Ottocento rappresentava la porta più antica sopravvissuta.
Anche se ha subito numerosi restauri, essa si caratterizza per l’impianto medioevale a doppio arco e per la tecnica di costruzione delle mura, tipica dell’architettura greca; si tratta infatti di una muratura isodoma a blocchi squadrati.
È curioso notare che sono ancora visibili i fori dei cardini, ovvero quei fori posizionati sull’asse centrale della porta dove venivano calati i tronchi per dare maggiore solidità in caso di invasione.
Attraverso questa porta si narra siano passati i pirati turchi che saccheggiarono Sorrento e che fu aperta seconda la tradizione nel cuore della notte da un servo traditore.
Come in passato, i pescatori che popolano la Marina Grande sono rimasti una piccola comunità molto unita e legata alle tradizioni: ancora oggi anche la spiaggia, invasa da reti e dagli oggetti del lavoro di ogni giorno sembra lontana dalla folla dei grandi stabilimenti.
Oggi meta di turisti conserva il fascino storico e le antiche tradizioni marinaresche. Nel corso del tempo è nata una ristorazione di qualità a km. 0 con imprenditori che hanno transformato alcume attività commerciLI, in imprese a conduzione familiare di ristorazione per offrire altri servizi con progetti per l’accoglienza turistica degli ospiti stranieri. Un “food” di alto profilo con cucina di clase.
Proprio qui un tempo erano allestiti i cantieri per la costruzione dei famosi “gozzi sorrentini”, imbarcazioni di legno con una vela, scattanti e leggere, richiestissime anche in altri luoghi della penisola sorrentina. La nascita di una cantieristica familiare,per la costruzione di barche, porta a far nascere um turismo di prestigio con la presenza di personaggi illustri.
La manifestazione artistica musicale su RAI UNO in questi anni del Premio Caruso” ha fatto conoscere un luogo unico di relax e di bellezza patrimonio di tutti oggi danneggiato e colpito gravemente dal maltempo.