Sorrento: L’armatore Aponte tra i 200 big del mondo

Un patrimonio di sette miliardi e mezzo di euro e la posizione numero 169 delle persone più ricche sul pianeta. Come scrive Metropolis, l’armatore Gianluigi Aponte viene “promosso” a suon di soldi dall’indice Bloomberg che fa le pulci ai Paperoni più importanti del mondo. Tra questi c’è anche il numero uno del colosso marittimo Msc, santanellese di nascita e trapiantato da anni a Ginevra, in Svizzera, dove c’è il quartier generale della sua compagnia. L’ennesimo “riconoscimento” – stavolta sotto l’aspetto economico – per l’armatore va di pari in passo alla crescita a suon di fatturato e qualità del gruppo che, tra cargo e navi da crociera, si è imposto come una realtà di spessore a livello internazionale.
Eppure, nonostante i sette miliardi e mezzo, Aponte rimane una persona umile, che lavora sodo, da mattina a sera. Raccontano che ogni giorno si svegli presto per raggiungere in auto la sede centrale Msc di Ginevra, spesso prima dei dipendenti. Un gesto che chi lavora per lui apprezza perché rappresenta un esempio inarrivabile di abnegazione. Perché c’è un’etica del lavoro unica dietro il capostipite di una dinastia che domina i mari di tutto il mondo dal 1970. Ora più di prima, “il comandante” guarda tutti dall’alto verso il basso anche nella classifica dei Paperoni svizzeri. E’ tra i primi venti nella “patria” dei nababbi avendo da tempo superato la famiglia Perfetti (i colossi dei chewing-gum) e Margherita Agnelli, madre di John e Lapo Elkann. E’ il primo degli italiani. La graduatoria dei Paperoni che risiedono in Svizzera stilata dalle riviste economiche specializzate snocciola numeri da brividi. Aponte resta alla stessa quota dell’anno scorso, ovvero otto miliardi di franchi, pari a 9 miliardi di euro. Margherita Agnelli è ferma a “soli” 1,7 miliardi di euro.
L’intero gruppo Msc di Aponte dispone di 500 navi (la metà in noleggio), ma la maggioranza non batte bandiera italiana. L’azienda ha concluso l’annualità 2015 (unica i cui dati sono disponibili in rete) con la bellezza di 28 miliardi di dollari di fatturato, di cui un terzo proveniente dal settore crociere. I dipendenti (compreso il personale marittimo) sono oltre 28mila mentre gli uffici, ben 420, coprono ogni continente per qualsiasi esigenza operativa a bordo e su terraferma (compresi i porti). Il clamore, le fortune economiche e gli affari non intaccano né gelano il rapporto tra Aponte e la sua terra natia. Ogni due settimane il monarca del mare prende l’aereo e torna a Sorrento.
L’armatore presiede la Fondazione Sorrento, l’ente pubblico- privato che collabora con il Comune. E ha dimostrato di supportare club sportivi con partnership imponenti (il Sorrento calcio). Oltre a mettere tra le sue priorità il benessere dei propri lavoratori: basti pensare che a Sant’Agnello ha fatto realizzare il centro Msc con palestre, campi da gioco e verde per consentire ai lavoratori di trascorrervi il tempo libero. Roba da Olivetti.
Non è un caso che nove marittimi su dieci della penisola sorrentina siano fedelissimi di Msc.
A ciò va aggiunto un altro aspetto: l’impegno di Aponte per la città di Sorrento. Da mesi si è dichiarato disponibile a finanziare in parte il maxi progetto che prevede la realizzazione del percorso pedonale meccanizzato tra il porto di Marina Piccola e il parcheggio comunale Achille Lauro di via Correale. Costo? Oltre sedici milioni di euro.