Speedy piatek Pistolero più veloce del diavolo

21 febbraio 2019 | 07:49
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Speedy piatek Pistolero più veloce del diavolo

L’exploit del polacco, arrivato in rossonero da un mese, ha davvero dell’incredibile

Il bomber è arrivato a quota 6 gol in appena 5 ore e 10 minuti: nessuno ha fatto meglio di lui nella storia del Milan. L’ex Genoa ha battuto sul tempo anche Nordahl e Balotelli
Comunque vada è già un successo. Krzysztof Piatek è stato uno degli acquisti più decisivi nella storia del club rossonero, e sono i numeri a certificarlo. L’attaccante polacco è in assoluto il giocatore più veloce a raggiungere quota sei gol con la maglia del Milan. Nessuno prima di lui ci è riuscito in tempi più brevi. Piatek ha stupito tutti per la facilità di adattamento al mondo rossonero, ma è ancora più sorprendente scoprire che i suoi primi sei gol li ha segnati in appena 5 ore e 10 minuti di gioco, ed è il primo nella storia del Milan a riuscirci in così poco tempo. D’altronde non è da tutti firmare 6 reti in appena 5 presenze, e non tutte giocate per intero. Le sei marcature sono arrivate a cavallo tra gennaio e febbraio, suddivise tra le due partite contro il Napoli (una di Coppa Italia), con la Roma, Cagliari e l’Atalanta. Per riuscire a reggere il confronto con Piatek bisogna scomodare mostri sacri del passato milanista come lo svedese Gunnar Nordahl, che segnò sei gol tra gennaio e febbraio del 1949 in sei ore e 59 minuti, e fino ad ora il record era abbastanza saldo ma Piatek l’ha già frantumato. Al terzo posto del podio c’è invece Mario Balotelli, che proprio come Krzysztof fu acquistato nel mercato di gennaio per portare il Milan in Champions, e al suo primo anno ebbe numeri strepitosi. Tra febbraio e marzo del 2013 SuperMario siglò sei gol in 7 ore e 13 minuti.

RAPIDITA’. E’ la velocità di pensiero e d’esecuzione che ha portato Piatek a essere un bomber infallibile, perché la percentuale di concretizzazione in rapporto alle sue conclusioni a rete è incredibilmente alta. Piatek ha una media realizzativa del 46%, ciò vuol dire che ha segnato 17 reti in campionato con 37 tiri in porta, quasi un gol ogni due tiri nello specchio. E proprio sul concetto di rapidità che ha voluto soffermarsi Piatek nel raccontare il primo gol all’Atalanta, quella fantastica conclusione al volo, con spalle alla porta, che ha portato al pareggio sul finire del primo tempo: «In un primo momento volevo andare sul lato opposto, ma sapevo che la palla sarebbe caduta più vicina», ha confesso la punta in un’intervista al quotidiano polacco Przeglad Sportowy. «L’ho colpita, non avendo i giusti riferimenti a livello di distanza, non sapevo dove fosse né la porta né il portiere, ma si è rivelata una conclusione perfetta. Se posso ripetere quel gol? E’ difficile riuscire a segnare una seconda volta esattamente lo stesso gol, ma ci provo sempre a farne di simili ai precedenti. Credo sia stato il gol chiave del match. L’Atalanta ha giocato meglio nel primo tempo, eravamo sulla difensiva e abbiamo avuto un paio di situazioni per segnare. Quella rete ci ha permesso di cambiare lo scenario e presentarci nella ripresa come la squadra che vogliamo essere in ogni match». LA TESTA E COME MIGLIORARE. Un vero campione non guarda cosa ha già fatto in passato, ma a come migliorare per il futuro. Ed è la logica che ha portato Piatek a diventare un killer d’area di rigore nel suo primo anno in Italia. Il polacco però sa che ci sono contesti in cui deve ancora perfezionarsi, come nei gol di testa: «In Polonia ho segnato più gol di testa, in Serie A solamente due. Probabilmente perchè non ho avuto tante situazioni per farlo. Alcune volte è mancata fortuna, come nella sfida contro il Parma, in cui ho colpito il palo. Tutto sommato, non m’interessa come segno: se con il sinistro, con il destro o di testa. Provo a migliorare nel gioco spalle alla porta, con entrambi i piedi e nella preparazione alla conclusione. E vedo che tutto sta andando nella giusta direzione».

fonte:corrieredellosport