Un grande Pavoletti manda KO il Parma

17 febbraio 2019 | 11:57
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Un grande Pavoletti manda KO il Parma

La gioia esplosiva di Pavoletti dopo il gol del 2-1 sul Parma: su 44 reti in A, 22 le ha segnate di testa ansa

Resta un mezzo mistero l’espulsione di Joao Pedro, due gialli nel giro di pochi secondi, il primo netto, il secondo per proteste (ma il colloquio fra lui e l’arbitro non sembra così nervoso). Manganiello fino a quel momento aveva tenuto il match, senza brillare magari ma con grande equilibrio (ok la rete dell’1-1: c’è sempre Bruno Alves a tenere in gioco sua Ceppitelli sia Pavoletti). Torniamo all’espulsione: il fallo su Kucka è brutto, calcio sul ginocchio, si direbbe da… arancione. Poi il brasiliano protesta, parla con Manganiello, che ad un certo punto si prende la scena e tira fuori l’altro cartellino.

Viaggio all’inferno e ritorno per il Cagliari che, sotto di un gol per la zuccata di Kucka a fine primo tempo, è riuscito a trovare il micidiale uno-due con Pavoletti proprio quando iniziavano a materializzarsi gli spettri della zona retrocessione. A secco da un mese (Cagliari-Empoli del 20 gennaio), l’attaccante livornese ha vanificato gli sforzi del Parma di portare a casa tre punti pesanti che avrebbero consentito agli emiliani di avvicinarsi alla zona più nobile della classifica. Ai gialloblù il rammarico di non essere riusciti a chiuderla quando i padroni di casa sembravano ormai alle corde, spiazzati dall’ennesimo infortunio di questo periodo nero (cambio forzato di Luca Pellegrini dopo appena trenta minuti di gioco e tanta paura per il suo ginocchio destro) e sotto di un gol. E invece, alla fine, ha prevalso la voglia del Cagliari di non perderla e di voltare pagina dopo la lunga striscia senza vittoria in un lungo parziale fatto di cinque pareggi e sette sconfitte nelle precedenti dodici partite (con 3 ko di fila nelle ultime partite).

FALSA PARTENZA. Partita da almeno tre volti quella giocata ieri pomeriggio alla Sardegna Arena, con i rossoblù più aggressivi fin dalle prime battute per cercare di mettere le mani sui tre punti in palio che gli mancavano dal 26 dicembre (Cagliari-Genoa). Ma proprio nel miglior momenti degli isolani, è arrivato il ko di Luca Pellegrini, uno dei più pimpanti e sempre propositivo sulla corsia sinistra. Il cambio forzato alla mezz’ora del primo tempo ha non solo scombussolato i piani di Maran ma ha anche creato qualche momento di esitazione di Cigarini e compagni, pagato a caro prezzo al 40′. Su cross di Gobbi dalla sinistra, Kucka ha preso il tempo alla difesa isolana al dischetto e di testa ha beffato Cragno. La rete del Parma ha fatto esplodere di rabbia i tifosi rossoblù che fin dai primi minuti chiedevano maggiore impegno ai loro beniamini e allo stesso tempo ha creato il massimo sconforto negli undici in campo. Il secondo scorcio di gara ha visto gli ospiti prendere possesso del campo pur senza mai riuscire a pungere pericolosamente dalle parti di Cragno. L’unico in grado di incidere è sembrato Inglese mentre Biabiany da una parte e Gervinho dall’altra non sono riusciti a trovare lo spiraglio giusto per far male.
TUTTO NEL FINALE. La terza frazione di gara è stata un crescendo dei padroni di casa che, più con il cuore che con la testa, hanno provato a evitare la sconfitta. Barella ha suonato la carica a destra trovando, al 18′ della ripresa, la testa di Joao Pedro che non ha inquadrato la porta di Sepe. Il portiere del Parma ha dovuto, però, raccogliere la palla in fondo al sacco tre minuti dopo quando su una punizione di Cigarini, Ceppitelli ha spedito di testa nel cuore dell’area una palla sulla quale si sono avventati sia il neo entrato Despodov che Pavoletti. Al bomber livornese il compito di spingerla in fondo alla rete per un pareggio che ha infiammato l’Arena cagliaritana. Tra i cambi e le ripartenze continue da una parte all’altra, sono saltati gli schemi e gli ultimi venti minuti abbondanti sono andati con una navigazione a vista. Sarebbe potuto succedere qualsiasi cosa ma a prendere il sopravvento è stata la compagine isolana che, blindata la porta con Cragno che con alcune uscite ha dato sicurezza al reparto, ha trovato lo spiraglio giusto al 40′. Barella ha lavorato un buon pallone a sinistra e rientrando sul destro ha messo una palla velenosa in area sulla quale Pavoletti non poteva sbagliare. Nono sigillo stagionale per il bomber livornese che ha regalato al Cagliari una vittoria scaccia-crisi e al Parma il grande rammarico di non aver chiuso la gara quando ne avrebbe avuto la possibilità.

fonte:corrieredellosport