Vincenzo De Luca invoca il Vietnam per difendere il Sud
Sono dure, ancora una volta, le parole espresse dal governatore campano Vincenzo De Luca che questa volta si rivolge direttamente alla Lega che, secondo lui, non si dovrebbe classificare meramente sotto la nomea di “Lega”, bensì di “Lega Nord” per via delle sue ultime decisioni politiche che non andrebbero particolarmente a favore del Sud. L’accusa di De Luca si basa fondamentalmente sulla proposta avanzata dalla Lega sull’autonomia differenziata, ovvero, detto in parole spicciole, di mantenere i contributi versati dai cittadini del Nord stesso al Nord. Questo non contribuirebbe, pertanto, alla redistribuzione dei contributi in tutta Italia per far si che vengano erogati i servizi in modo equo su tutto il territorio nazionale. Il Sud è davvero sofferente in questo momento, in modo particolare sotto questi aspetti: le condizioni socio-economiche dei singoli cittadini, sanitarie, di manutenzione delle strade e delle infrastrutture. Un maggior rinvigorimento delle autonomie locali, senza il rispetto della Costituzione, e di quello che diceva il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella proprio contro le autonomie, contribuirebbe in modo sostanziale al disfacimento dell’Italia.
De Luca, alla luce di quanto descritto sopra, si rivolge sostanzialmente alle due forze governative: Lega e M5S, ma anche al centro sinistra che non ha saputo tenere a bada questo fenomeno, sottovalutandolo e cadendo in errore pur di far campagna elettorale. Ormai la situazione secondo il governatore è chiara: siamo ad un passo dal baratro anche perchè non si è dato modo al Sud di risollevarsi in alcun modo, non rispettandone i valori e la dignità. Ed il M5S si si sta spostando sempre più dalla parte settentrionale dell’Italia, per interessi politici, trascurando il proprio elettorato che, come sappiamo benissimo, è soprattutto del Sud Italia, grazie anche al reddito di cittadinanza. Tuttavia, De Luca ha deciso di prendere iniziativa e porterà la Regione Campania alla riunione di Roma del 7 Marzo dove si ridiscuteranno 3 punti fondamentali: 1) Il principio fondamentale dell’unità nazionale; 2) la riaffermazione del principio costituzionale di riequilibrio territoriale tra Nord e Sud; 3) la non sussistenza di trattative separate tra Regioni. Ciò che ci tiene a sottolineare il governatore è che bisogna ristabilire la lealtà, e nel caso non lo si facesse si seguirà l’esempio del Vietnam, ovvero la battaglia vera e propria tra Nord e Sud.